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Come cambia l'esame di maturità

Mercoledì 19 giugno 469 mila affronteranno la prima prova del nuovo esame di maturità. Ecco a cosa andranno incontro

Mercoledì 19 giugno inizierà l’esame di maturità con la prima prova scritta, seguita poi dalla seconda giovedì 20 giugno e dall’orale nei giorni a seguire. Gli studenti che dovranno sostenere l’esame di stato sono 469 mila (erano 500 mila nel 2018), ma quest’anno dovranno affrontare i cambiamenti introdotti dal Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca). La riforma è stata ufficializzata attraverso la pubblicazione della circolare del 4 ottobre 2018.

 

Il punteggio massimo che si può raggiungere in ciascuna delle prove scritte e nell’orale è 20, mentre per i crediti si passa dai 25 ai 40 e costituiranno il 40 per cento del risultato finale.

 

Ecco le novità introdotte per la maturità 2019:

  • prima prova: è stata rimossa la tipologia B, ovvero la redazione di un saggio breve o articolo di giornale. Rimane quindi la scelta tra queste tre tipologie: l’analisi del testo con due tracce che possono essere un brano di prosa o uno di poesia di un autore italiano vissuto dopo l’Unità d’Italia; il testo argomentativo presenta tre tracce di ambito artistico, letterario, filosofico, storico, economico, sociale, tecnologico e scientifico; e infine il tema di ordine generale con due tracce che affrontano argomenti di attualità, per un totale di 7 tracce.
  • seconda prova: potrà comprenderà più di una materia all’interno di quelle studiate durante i cinque anni del percorso scolastico d’istituto. Per la risoluzione dei quesiti sarà necessaria la conoscenza di tutte le materie.
  • terza prova: è stata eliminata dall’esame di maturità.
  • esame orale: gli studenti non dovranno più presentare la tesina. Dovranno invece scegliere una delle tre buste che la commissione presenterà loro. All’interno delle buste non ci saranno domande, bensì testi, documenti, esperienze o progetti da commentare. Inoltre vi sarà una parte del colloquio nella quale gli studenti dovranno esporre la propria esperienza di alternanza scuola-lavoro svoltasi durante il terzo e quarto anno. L’ultima parte verterà su “Cittadinanza e Costituzione” e sulla discussione delle prove scritte.

 


 

Questo articolo fa parte del progetto di alternanza scuola-lavoro che il Foglio ha attivato con l'Istituto Sant'Anna Giulia Falletti di Barolo ed è stato scritto da Camilla Campita, Beatrice Tabacco, Anna Paola Valensise.  

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