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CATTIVI SCIENZIATI

Ivermectina e altre bufale pandemiche in campagna elettorale

Enrico Bucci

Gli alfieri del cospirazionismo anti-sistema candidati a guidare il paese tirano fuori articoli scientifici per sostenere fake news sull'efficacia di farmaci contro il Covid-19. Ma sono tutti paper ritrattati 

In tempo di elezioni, gli alfieri del cospirazionismo anti-sistema rimestano nel calderone delle bufale pandemiche per proporre parole d’ordine che possano recuperare quel numero di elettori sufficiente a garantire la propria entrata in parlamento. Fra questi, molti sono i venditori di miti su fantomatiche cure o profilassi per il Covid-19 che si favoleggia essere state negate o nascoste dallo stato e dalla comunità scientifica, a favore di “vigile attesa e tachipirina” e dei vaccini.

A parte il fatto che quella della “tachipirina e vigile attesa” è una bufala, cosa troviamo invece in letteratura scientifica a favore dei più acclamati rimedi alternativi che, secondo i cospirazionisti che li propongono, sarebbero stati ingiustamente trascurati?

Prendiamo l’ivermectina, rimedio tanto amato e prescritto dai guru dei farmaci negati. Oltre ad una numerosa mole di studi che ne dimostrano l’inutilità, esistono forse lavori di segno contrario?

Cominciamo da alcuni lavori pubblicati già nel 2020.

Un preprint, che riportava i benefici dell’Ivermectina, era in realtà basato sui fraudolenti dati dell’azienda di imbroglioni Surgisphere, ed è per questo stato ritrattato.

Così pure uno dei preprint più influenti, pure esso generato sulla base dei dati inventati da Surgisphere, è stato ritrattato, nel 2020.

Anche un amplissimo studio pubblicato da ricercatori egiziani, sempre sotto forma di preprint, è stato ritrattato a luglio del 2021.

Vediamo nel 2021.

Un articolo che riportava i risultati positivi di un clinical trial è stato ritrattato, per la mancanza di rigore metodologico nello studio.

Frontiers in Pharmacology ha ritrattato una review sulla presunta efficacia dell’Ivermectina, appena pubblicata. Sempre nel 2021, un’altra review sui benefici clinici dell’antielmintico pubblicata in quell’anno è pure stata ritrattata.

Ci sarebbe uno studio pubblicato da ricercatori libanesi. Ritrattato anch’esso, perché gli autori avevano confuso i dati sui pazienti.

Ma dei ricercatori messicani avevano rilasciato a loro volta un ampio preprint, a dimostrazione dell’efficacia dell’antielmintico. Ritrattato nel 2022.

Così come nel 2022, la ritrattazione di uno studio precedente, uno di quelli che ne influenzavano fortemente il risultato, ha provocato la ritrattazione di una meta-analisi favorevole all’Ivermectina.

Non si finisce nemmeno con le pubblicazioni del 2022.

Un importante e molto citato articolo, e precisamente una review, è stata ritrattata dagli stessi autori, perché essi si sono accorti che poteva essere venduta come la prova dell’efficacia dell’Ivermectina.

I 10 articoli ritrattati che ho citato (e senza considerare vari altri che hanno meritato “expression of concern”), tutti che sostenevano i benefici dell’Ivermectina, sono da confrontare con le svariate decine di articoli che ne dimostrano la mancanza di efficacia contro Sars-CoV-2; eppure, provate a indovinare quali siano gli studi citati da chi oggi si candida a disvelatore del complotto di stato contro le cure?

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