il monitoraggio settimanale

Rt stabile ma aumenta l'incidenza dei contagi. Molise e Sardegna diventano arancioni

Oggi i nuovi colori delle regioni, in serata il ministro Speranza firmerà l'ordinanza. L'indice di contagio resta a 1,16 mentre l'occupazione delle terapie intensive sale al 36 per cento su base nazionale 

L'epidemia continua ad aggravarsi, imponendo “il massimo livello di mitigazione possibile”: lo afferma in una nota l'Istituto superiore della sanità sulla base degli ultimi dati relativi al monitoraggio della cabina di regia. L'indice Rt resta stabile a 1,16, mentre aumenta l'incidenza a livello nazionale, che ora supera la soglia di 250 casi settimanali per 100.000, e arriva a 264 nella settimana 12-18 marzo.

 

Continua a crescere anche il numero dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione (sono 54.964, erano 50.256 una settimana fa) e solo il 28,2 per cento dei nuovi contagiati è individuato attraverso l'attività di tracciamento. Si osserva inoltre un peggioramento netto per quel che riguarda il livello di occupazione delle terapie intensive, che ora tocca il 36 per cento e va oltre il livello di guardia (era al 31 nella rilevazione precedente). Una pressione crescente sugli ospedali che a livello territoriale si traduce con 13 regioni che vanno oltre la soglia critica a causa del tasso di occupazione delle terapie intensive o per quanto riguarda l'occupazione delle aree mediche.

 

Come cambiano i colori delle regioni

È sulla base di queste evidenze che il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà le nuove ordinanze di restrizione in serata. Non dovrebbero comunque esserci grandi cambiamenti a livello di colori, solo due regioni ne sono interessate: il Molise che passa dal rosso all'arancione, e la Sardegna, l'unica regione a sperimentare la zona bianca, sempre in arancione. 

 

La cabina di regia dovrebbe confermare quindi i parametri da zona rossa per Lazio, Lombardia, Campania, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Puglia, che in questo caso saranno destinate a una Pasqua con limitazioni massime. Restano arancioni invece Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Toscana, Sicilia, Umbria, Valle d'Aosta e Bolzano.

 

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