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Rezza: "Se allentiamo la morsa l'epidemia riprende". E il Cts si divide sulle misure per le feste

redazione

Dopo una riunione di diverse ore il Comitato tecnico scientifico ha chiesto al governo di intensificare i controlli, ma senza indicare misure restrittive. I tre direttori generali del ministero della Salute però non firmano il verbale

Misure sul Natale, il Cts si divide 

Dopo aver discusso per ore, il Comitato tecnico scientifico nel pomeriggio ha rilasciato un verbale in cui in sostanza chiede al governo, in previsione delle festività natalizie, di intensificare i controlli per evitare assembramenti, anche attraverso un più massiccio utilizzo delle forze dell'ordine. Ma nello stesso documento non avanza alcuna proposta specifica su nuove restrizioni, nonostante evidenzi la necessità di adottare limitazioni da far seguire con vigore. E' il motivo per cui i tre direttori generali del ministero della Salute Achille Iachino, Andrea Urbani e Giovanni Rezza non hanno firmato il verbale finale. In pratica i tre esponenti ministeriali non avrebbero gradito il semplice rimando alla rimodulazione delle disposizioni attualmente in vigore, e quindi al passaggio tra le diverse zone di rischio, propendendo per un riferimento più esplicito alla zona rossa.

 

Rezza: "Se allentiamo la morsa l'epidemia riprende"

Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha tenuto nel pomeriggio la conferenza settimanale sull'andamento epidemiologico, in cui ha chiarito che "il miglioramento dei numeri dei nuovi positivi vuol dire che le misure di contenimento stanno funzionando, ma il numero di vittime ci dice invece quanto sia stata potente questa ondata". Appena "allentiamo la morsa l'epidemia riprende", ha aggiunto Rezza. Che si è anche soffermato sulle ipotesi di maggiori restrizioni durante il periodo delle festività natalizie. Quando vedremo gran parte dell'Italia in zona gialla "non vuol dire che il pericolo sarà scampato", c'ha tenuto a rimarcare.

 

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