"Il virus è del Nuovo Ordine Mondiale. Altro che mascherina". Ecco la teoria di Montesano

"L'obbligo delle chirurgiche non lo accetto. Ma se vedo gente che mi viene incontro, cambio strada". La versione del Pomata, in tempi di pandemia

Massimiliano Vitelli

La febbre da cavallo del complottismo. La quarta rivoluzione industriale e i sospetti sulla Cina. "Sono libero di credere agli scienziati che voglio", ci dice l'attore No-Mask

Un po’ Enrico, un po’ Torquato, il suo alter ego pensionato. Montesano proprio non ci riesce, a non far parlare di sé. Per alcuni sragiona, per i suoi fan ha il coraggio di uscire dal pensiero comune e di cercare verità alternative sul Covid e sui provvedimenti che il governo vara per fronteggiarlo. A settantacinque anni, età anagrafica (“Grazie al cielo - ci dice - biologicamente ne dimostro almeno 15 di meno!”), Er pomata non ha più paura della “febbre da cavallo”, ma forse un poco teme quella del coronavirus, se è vero che non accetta di sentirsi dare del negazionista. “Già la parola in sé mi mette i brividi, offende milioni di morti”, dice al Foglio. “E poi – prosegue, lasciandosi andare alla cadenza romanesca - io non nego che ci sia il virus… ce mancherebbe! Caz.. se ce sta! E spero pure di non prendermelo!”.

 

E con le mascherine, come la mettiamo? “Continuo a ritenere che indossarle quando si è all’aperto e lontano da altre persone sia non solo inutile ma dannoso per la salute”, dice l’attore che non abbozza ripensamenti nonostante qualche giorno fa sia stato fermato da due poliziotti in borghese ed abbia avuto con loro un vivace scambio di opinioni. Si trovava a piazza Montecitorio, per un sit-in a favore di Chico Forti. “Ci sono medici che affermano, dati alla mano, la pericolosità per la salute di indossare le mascherine per tante ore”, attacca Montesano. Gli citiamo fonti autorevoli come l’American Thoracic Society che dice esattamente il contrario, sposando una linea praticamente accettata dalla maggior parte dei professionisti del settore, ma non molla. “Se volete io vi trovo altrettanti studi che affermano il contrario. Un gruppo di luminari belgi, ad esempio, sono sicuri della tossicità, sarò libero di scegliere a quali dottore credere?”.

Intanto i contagi salgono vertiginosamente. “Danno i numeri! Come dice il filosofo Cacciari, che stimo, ci dovrebbero dare anche altre informazioni tipo quanti sono i sintomatici, quanti gli asintomatici, che età avevano le persone purtroppo decedute, se erano già malate e di cosa sono davvero morte. Io sto attento a tutto – dice – ho sempre una mascherina in tasca e se devo entrare in un negozio la metto. Per strada poi… per carità! Faccio percorsi alternativi e se c’è qualcuno che mi viene incontro sul marciapiede devio di un paio di metri!  Figurati, non amo le strette di mano e quelli che ti parlano a venti centimetri dal viso!”.

 

E il premier Conte gli fa, dice, quasi tenerezza. “Si trova tra l’incudine e il martello. L’incudine siamo noi”. E il martello? Una lunga pausa anticipa la risposta. “Di certo non sono né Macron né la Merkel. Ci sono motivazioni più alte di quelle sulle quali possono mettere bocca loro”. Faticando a capire il concetto, chiediamo lumi. “Mi riferisco alla ‘quarta rivoluzione industriale’, di cui tanto si vocifera e del ‘Nuovo Ordine Mondiale’. Mai sentito parlare? Tutta questa buriana nasce in Cina, poi fa il giro del mondo in un lampo e mette al collasso le economie del pianeta mentre quella della Cina vola! Non ti pare strano?”

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