Roma Capoccia
Il passo indietro del Campidoglio: "Rivedremo la mappa dei quartieri"
Confini sbilenchi, piazze e monumenti nel rione sbagliato. A Roma il mappa-gate scatena le polemiche dei romani. "Aggiusteremo", dice Salvatore Monni, supervisore del progetto e oggi all'Ufficio di scopo per il Giubileo
"È ovvio che dove sarà possibile i commenti dei cittadini saranno ascoltati. Siamo pronti a cambiare i riferimenti di quartieri e rioni". A Roma è scoppiato il mappa-gate e ora il comune, dopo aver coinvolto i cittadini, è al lavoro per correggere la nuova mappa della città. Lo scorso 20 ottobre al Maxxi è stata presentata la nuova geografia urbana della capitale. Un lavoro partito nel 2021 e che ha voluto ridisegnare i confini interni della città eterna. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di esperti che ha triangolato le università romane, il Campidoglio e l'Istat, sotto l'attenta supervisione del professore di Roma Tre ed ex direttore capitolino al Decentramento (oggi all'Ufficio di scopo per il Giubileo) Salvatore Monni: "Abbiamo voluto realizzare la nuova mappa urbana con l'obiettivo di conoscere la città come mai abbiamo fatto prima. Era impossibile non coinvolgere anche la cittadinanza", dice al Foglio l'accademico.
In pratica, dopo la presentazione della nuova mappa della capitale, il comune ha messo a disposizione dei romani un portale in cui inviare le segnalazioni. Da lì, il diluvio. Alcuni cittadini hanno notato che il monumento che dà il nome a Torpignattara non si trova nella nuova area di Torpignattara, oppure che piazza dell'Esquilino è esterna al rione Esquilino. Un utente ha scoperto che ora abiterà a Cecchina piuttosto che ha Talenti: "C'è una raccolta firme per opporsi?". Insomma, nel corso della settimana sono montate polemiche e fastidi. Anche sui social i romani sono stati poco clementi. "Sapevamo a cosa andavamo incontro", dice il professore Monni. "Quando realizzi un lavoro del genere entri nella carne viva delle persone, vai a toccare il loro senso di appartenenza, che per i cittadini romani è estremamente importante".
Ieri abbiamo raggiunto il professore dopo una riunione coordinata con gli esperti del tavolo di lavoro. Riunione che trattava proprio il tema legato alle segnalazioni cittadine. "Abbiamo già iniziato a lavorare su qualche commento", spiega Monni. E conferma che la zona di Torpignattara di cui si è discusso in futuro sarà effettivamente compresa dentro al quartiere di Toripignattara: "Si può fare, abbiamo visto che rientra nell'unico vincolo che ci siamo dati, per cui procederemo a correggerlo". Che vincolo sarebbe, professore? "I quartieri devono essere somma di zone censuarie", cioè, tradotto, zone che presentano caratteristiche socio ambientali ed economiche uniformi. In questo modo, spiega il professore "L'Istat può fornire i dati di quel quartiere. Questo ci permette di ricavare le informazioni dettagliate che saranno utili a capire quali servizi mancano e le necessità della popolazione. L'obiettivo di fondo è poi quello".