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Roma Capoccia
Tokyo sul Tevere. Tre giorni di cucina, spettacoli e atmosfere del Giappone anni Ottanta
Al Kizuna Expo non c’è solo la parte “food”: si potrà assistere a spettacoli di danze tipiche, teatro, arti marziali e partecipare a workshop di origami e decorazioni. "La passione e la curiosità verso il Giappone da parte di italiani e romani sta crescendo a dismisura", dice Compagnucci
Sarà come fare una passeggiata in un quartiere di Tokyo. Fermandosi a mangiare in un izakaya, le osterie popolari giapponesi dove ci si va per una cena poco costosa dopo il lavoro. Anni fa proprio una izakaya fu protagonista di “Tokyo Dinner”, una serie di successo che ancora potete trovare su Netflix. E’ quello che promette il Kizuna Expo, festival della cucina e della cultura giapponese che si apre domani, fino a domenica, alle Officine Farneto. Siamo alla seconda edizione: l’anno scorso sono state raggiunte circa 8 mila presenze, quest’anno si punta a superare le 10 mila. “E’ un festival di grande impatto visivo, che consente di vivere un’esperienza immersiva: davvero sembrerà di passeggiare per le strade della Tokyo anni Ottanta. Gli eventi di questo tipo di solito si limitano alla sola parte food con stand gastronomici o sono semplicemente dei mercatini. Noi abbiamo unito il tutto ma alzando il livello, per un allestimento cui stiamo lavorando da mesi”, spiega Claudio Compagnucci di Officine Farneto, uno degli ideatori dell’evento. Le scenografie sono curate da Valeria Vecellio, già vincitrice di un David di Donatello.
Il Giappone, del resto, ai romani piace sempre di più, basti vedere il successo dei ristoranti nipponici in città. L’offerta è ancora lontana da quella milanese dove da una quindicina d’anni è più facile trovare del sushi di un risotto o un ossobuco. Qui il numero è inferiore, ma si possono trovare indirizzi di grande qualità come Kiko Sushi Bar al Verano, Kohaku nei dintorni di Via Veneto, Sushisen a Ostiense, Taki in Prati, Waraku per il ramen su via Prenestina, Koji Izakaya vicino piazzale degli Eroi, ma tengono botta anche classici come Zen Sushi e Hamasei. Vanno forte anche i dolci, con le pasticcerie Hiromi Cake. Per chi ama vedere e farsi vedere, poi, c’è Zuma, sopra Fendi, in pieno centro. Nel 2024 circa 230 mila italiani hanno visitato il Giappone, un numero record che rischia di essere battuto nel 2025, dato che nei primi tre mesi dell’anno si è già raggiunta quota 198.900, con un incremento del trentatré virgola quattro per cento rispetto al 2024. Per chi ancora non ha avuto il piacere di un viaggio, non resta che fare un giro questo fine settimana alle Officine Farneto.
“A Kizuna vogliamo far assaggiare il vero cibo tradizionale giapponese, che solo in minima parte è composto da sushi o pesce crudo. Ci sono invece molte zuppe, come il ramen ma non solo, poi c’è carne, pollo, uova e dolci. Insomma, per chi non è mai stato in Giappone, sarà l’occasione per gustare pietanze che da noi vengono proposte poco”, continua Compagnucci. Molti giapponesi nostrani, infatti, scontano il fatto di essere gestiti da cinesi, diventando altro. A Kizuna si potrà scegliere tra 14 diversi izakaya, ognuna specializzata in pietanze diverse, ma ci sarà anche un “temporary restaurant” per chi vuole godersi una cena con tutti i crismi, con due menù degustazione. Negli izakaya si potranno assaggiare anche pietanze difficili da trovare come carne wagyu, crocchette di zucca o spaghetti di grano tenero al curry.
Ma non c’è solo la parte “food”. Si potrà assistere a spettacoli di danze tipiche, teatro, arti marziali e partecipare a workshop di origami e decorazioni. Immancabili gli show cooking, con gli chef che prepareranno piatti davanti agli spettatori, e degustazioni di sake. Chi vuole potrà iscriversi ai corsi di cucina per imparare a preparare sushi, gyoza e bao. Presente anche un’area talk per incontri e dibattiti. E naturalmente non mancherà un market dove acquistare kimono, bambole, ventagli, libri e oggetti di design.
Kizuna, per la cronaca, significa “legame”. “Volevamo evidenziare il collegamento tra il Giappone e l’Italia. Al festival ci saranno chef nipponici che lavorano nel nostro Paese. La passione e la curiosità verso il Giappone da parte di italiani e romani sta crescendo a dismisura, speriamo di riuscire a soddisfare gli alti standard dei nostri visitatori, alcuni dei quali sul Giappone ne sanno più di noi…”, sottolinea Compagnucci. Per tutte le info e il programma: www.kizunaexpo.com.