
Roma Capoccia
Nuovo ingresso al gemelli. ora togliere la ciclabile
Gualtieri inaugura il nuovo passaggio. Ma le ambulanze vengono ancora bloccate dalla pista che il sindaco voleva smantellare
Sotto un ombrello nero per proteggersi dalla pioggia il sindaco Roberto Gualtieri e l’ex ministro dell’Economia Daniele Franco, oggi ad della Fondazione Policlinico Gemelli, camminano fianco a fianco. Si inaugura il nuovo ingresso carrabile e pedonale che dal parcheggio della stazione Gemelli conduce direttamente all’ospedale, un’opera costata poco più di un milione di fondi giubilari. Si tratta di una piccola, ma grande notizia perché il nuovo ingresso dovrebbe contribuire a ridurre in modo significativo il traffico su via Pineta Sacchetti che troppo spesso lascia le ambulanze bloccate per tempi molto lunghi. “E’ una cosa che aspettavamo da tempo e di questo siamo molto contenti”, dice Alessandro Cammino, infermiere del Pronto soccorso del Policlinico da 22 anni, ma anche segretario regionale della Uil con delega alla Sanità privata. Il nuovo ingresso dovrebbe consentire di decongestionare il traffico in due modi: da un lato con la canalizzazione di una parte delle auto e delle ambulanze, dall’altro consentendo ai pedoni di accedere direttamente al Policlinico dalla stazione ferroviaria senza dover passare per via Pineta Sacchetti, ed eventualmente attraversarla, contribuendo all’aumento del traffico.
Il nuovo ingresso lascia però un problema insoluto: la pista ciclabile che occupa il centro della carreggiata della Pineta Sacchetti, proprio a poche centinaia di metri dall’ingresso dal policlinico e che, quando c’è traffico (quasi sempre), rende il passaggio delle ambulanze una missione quasi impossibile. La pista fu voluta e realizzata dall’allora sindaca Virginia Raggi e Gualtieri, sin dall’inizio del suo mandato, aveva promesso di smantellarla. Ma passati ormai più di tre anni da quelle dichiarazioni la ciclabile resta lì: senza nessun ciclista a percorrerla, ma in grado lo stesso di essere un ostacolo troppo spesso insormontabile per i mezzi di soccorso. “Quella pista è stata una iattura. Per un pronto soccorso così importante è veramente un enorme problema, per di più per un ciclabile che non usa veramente nessuno”, dice l’infermiere e sindacalista Cammino. “Prima che una larga parte della carreggiata fosse delimitata dai cordoli che hanno creato la ciclabile – spiega – quando un mezzo di soccorso doveva passare le auto sulle due corsie potevano spostarsi: una colonna a destra e l’altra a sinistra, consentendo alle ambulanze di passare. Oggi questo non avviene più. Chi guida i mezzi di soccorso si ingegna come può: prova a passare sulla complanare della Pineta Sacchetti o tenta di arrivare all’ospedale da dietro. Troppo spesso però i mezzi rimangano intrappolati anche per mezz’ora. E’ un fatto molto grave. Sicuramente il nuovo ingresso al policlinico aiuterà, ma quella ciclabile deve essere smantellata”.
Ma per quale motivo il sindaco che aveva promesso di toglierla, dopo più di tre anni, non lo ha ancora fatto? Cammino, che ne ha spesso parlato anche con i vertici del Policlinico, spiega: “La pista fu realizzata con fondi europei, rimuoverla prima di un certo tempo rischia di far finire l’Italia sotto procedura di infrazione, ma una soluzione deve essere trovata”. La questione agita anche le opposizioni, con Forza Italia che ha chiesto la convocazione rapida di una commissione capitolina Mobilità sul tema. “Quella ciclabile – dicono il consigliere comunale Francesco Carpano e Giorgia Civitenga, segretaria del partito di Tajani del XIV municipio – va smontata il prima possibile. Per questo abbiamo chiesto di poterne discutere alla presenza dei tecnici del comune. Vogliamo capire come fare e perché Gualtieri ancora non l’abbia eliminata”.