Roma Capoccia

Continua la protesta degli Ncc: “I tassisti ci hanno cacciato dall'aeroporto di Fiumicino”

Redazione

Gli autisti lamentano una riduzione delle aree per ricevere i clienti e lo spostamento dei parcheggi dedicati alle loro vetture all'interno dello scalo

“Ogni giorno la situazione peggiora. Da dopo la pandemia c’è un lavoro sistematico per rendere la nostra presenza a Fiumicino sempre poi complicata”, dice David Martella, presidente della Fion, la federazione italiana operatori noleggi, una delle molte sigle che rappresentano gli Ncc in Italia. La protesta degli autisti nel principale scalo aeroportuale capitolino continua. Gli Ncc lamentano un trattamento sfavorevole rispetto a quello dei cugini tassisti. “Le nostre postazioni agli ‘arrivi’ – dice Martella – sono state terribilmente ridotte. Siamo costretti ad attendere i clienti in mezzo a tutte le persone che aspettano parenti e amici, senza alcuno spazio riservato che consenta a chi deve usufruire dei nostri servizi di vedere facilmente i cartelli con i loro nomi che ci servono per identificarci. Mentre tutta la segnaletica dell’aeroporto canalizza chi arriva verso i posteggi dei taxi”. Non solo. “Spesso – prosegue Martella – i tassisti arrivano direttamente agli arrivi per cercare di prendersi clienti. E’ una situazione insostenibile”. Anche la questione parcheggi agita gli Ncc. “Prima della pandemia – racconta ancora il presidente di Fion – avevamo sia al Terminal 1 sia al 3 degli stalli riservati ai piani bassi del parcheggio multipiano. Ora al T3 siamo stati spostati in fondo. Siamo costretti a far camminare i clienti per diversi minuti all’aperto anche sotto la pioggia. Non si può andare avanti così”.

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