Roma Capoccia

Pro Pal già in piazza. Greco: “Attenzione sulle piazze, ma siamo fiduciosi”

Gianluca De Rosa

Le preoccupazioni, spiega il delegato alla sicurezza del comune, riguardano soprattutto le manifestazioni spontanee per la flotilla

“Non c’è preoccupazione, ma c’è grande attenzione anche perché, oltre a quella già programmata per sabato, queste manifestazioni sono collegate con quello che accadrà alla flotilla in viaggio verso Gaza. E dunque le proteste sono imprevedibili. Sia nei tempi e sia nelle modalità”. Francesco Greco, ex procuratore di Milano oggi delegato alla sicurezza del Campidoglio, è fiducioso, anche se non nasconde i rischi. A Roma per sabato è stato convocato il grande corteo pro pal che da Porta San Paolo raggiungerà piazza San Giovanni. Sono previsti almeno 20 mila partecipanti, ma potrebbero essere di più. Per rafforzare la gestione della sicurezza mezzi e uomini sono stati chiamati nella capitale da fuori città. “Il servizio d’ordine sarà imponente”, ha assicurato il questore Roberto Massucci. Oltre alle zone in cui si svolgerà la manifestazione, saranno sotto osservazione i vari punti d’accesso alla città: caselli autostradali, stazioni e fermate delle linee metropolitane, su tutte quelle con parcheggi più ampi come Anagnina e Ponte Mammolo. Sono pronti a intervenire, in caso di scontri con i manifestanti, anche i mezzi della polizia dotati di idranti.

 
Ma come spiega Greco più che il grande corteo del fine settimana – programmato e con un percorso già tracciato – a preoccupare la macchina della sicurezza capitolina ci sono le eventuali manifestazioni che seguiranno spontanee in base a quello che accadrà alla flotilla (che mentre scriviamo ha appena ricevuto l’alt di Israele ad andare avanti). “Per questa ragione – spiega l’ex pm – siamo in attesa, ma anche in contatto costante con tutti i componenti del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Come ci ha chiesto il prefetto Lamberto Giannini ci aggiorniamo costantemente con riunioni e videocall per valutare in modo tempestivo la situazione e il da farsi”.


A Palazzo Valentini come al Viminale l’allerta è massima. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiesto agli agenti di non prendere permessi. Intanto, con una circolare, il ministero ha chiesto ai singoli prefetti di mantenere un profilo basso dal punto di vista comunicativo. A parlare è solo lui, il prefetto dei prefetti Piantedosi: “Non c’è alcun timore per le manifestazioni in favore della Palestina. Ma comunque solo preoccupazione nel senso professionale del termine. Le piazze si riempiono perché siamo un paese libero e democratico che consente a tutti di manifestare. Se questo succede senza l’utilizzo della violenza è sempre qualcosa di molto importante”. Un altro modo per cercare di calmare gli animi. Le indicazioni sono quelle di innalzare lo sforzo infoinvestigativo per prevenire disordini, dialogare al massimo con gli organizzatori per isolare i violenti, presidiare gli obiettivi sensibili, a cominciare da quelli israeliani ed ebraici. 


La preoccupazione “in senso tecnico” di cui parlano sia il ministro sia Greco riguarda proprio le tante possibili reazioni spontanee che potrebbero seguire l'abbordaggio della flotilla da parte di Israele. Già ieri sera, dopo l'inizio delle operazioni della Marina israeliana i manifestanti si sono dati appuntamento a piazza dei Cinquecento. Hanno promesso di “bloccare tutto”. Piantedosi ai cronisti che gli chiedevano cosa accadrebbe in quel caso ha risposto così: “Confido che non lo facciano”. Greco auspica che la situazione resterà in ogni caso gestibile, come quando una decina di giorni fa i manifestanti hanno bloccato la Tangenziale, ma senza episodi di violenza: “Già nelle scorse settimane – dice – Roma ha gestito bene queste manifestazioni. Sono sicuro che continuerà a farlo. Spero e credo che non ci saranno particolari problemi. Anche i manifestanti devono assolutamente evitare provocazioni. In ogni caso c’è massima attenzione e senso di responsabilità da parte di tutti perché è difficile poter immaginarsi qualcosa adesso”. Intanto anche la Cgil ha proclamato lo sciopero generale in caso di problemi alla flotilla. Il cappello di Maurizio Landini sulle piazze garantirà maggiore sicurezza? “Una volta – risponde l’ex pm – sarebbe stato senza’altro così, quando c’era il famoso servizio d’ordine della Cgil, oggi non saprei, ma sono convinto comunque che le cose andranno bene”.

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