Roma Capoccia

I numeri incredibili del Giubileo dei giovani

Gianluca De Rosa

Papa Leone XIV arriverà a Tor Vergata in elicottero. Divieto di sorvolo, sistemi antidrone e il vero miracolo: metro aperta 21 ore

Nel cielo di Tor Vergata potrebbe comparire un elicottero. Non per un’emergenza, ma per un atterraggio simbolico: Papa Leone XIV, sabato 2 agosto, arriverà forse così, dall’alto, alla veglia del Giubileo dei giovani, l’evento più imponente e simbolico del calendario giubilare, che dal 28 luglio porterà a Roma oltre mezzo milione di ragazzi da 146 Paesi. E Roma, promette di farsi trovare pronta. “Il Giubileo dei Giovani costituisce la sfida più impegnativa dell’Anno Santo”, ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri. Il comune, la regione, la Protezione civile, la Santa Sede, le diocesi e il governo hanno lavorato a ritmo incessante, con un dispositivo logistico e di sicurezza che non ha precedenti. A partire dai numeri: 521.400 metri quadrati di area organizzata a Tor Vergata, 96 ettari complessivi, tre varchi d’accesso, 2.760 bagni chimici, 158 per disabili, 2.660 punti per l’acqua potabile e cinque milioni di bottigliette. E poi 70 nebulizzatori, alcuni degli stessi “che normalmente vengono usati per l’abbattimento delle polveri nelle demolizioni”, ha precisato Fabio Ciciliano della Protezione Civile. In caso di afa estrema, altri due mezzi mobili spruzzeranno acqua tra i pellegrini.  Il calore sarà anche umano, perché la folla attesa è massiccia: centinaia di migliaia di ragazzi da tutti i continenti, inclusi tremila dall’Ucraina, una decina dalla Russia, cinque da Gaza e altri da Siria e Iran. “È profondamente significativo che avremo giovani da paesi ostaggio della guerra”, ha sottolineato monsignor Rino Fisichella, delegato del Papa per l’Anno Santo. Penso che farà loro bene vedere quanti giovani offriranno amicizia e solidarietà, ma soprattutto sarà un momento in cui i giovani potranno riflettere toccando con mano cosa significa incontrare coetanei che vivono momenti di violenza e guerra".


La veglia del 2 agosto sarà il cuore dell’evento. In attesa del Papa, l’animazione vedrà esibirsi Il Volo, il ballerino spagnolo Sergio Bernal, il musicista canadese Matt Maher e varie band cristiane. Tre ragazzi – un messicano, un italiano e un americano – rivolgeranno al Papa domande sull’ amicizia nell’era di Internet, sul futuro e sulla speranza. Dopo la veglia, si dormirà sull’erba di Tor Vergata, in tenda o sacco a pelo. La mattina seguente, la grande messa conclusiva presieduta dal Pontefice. Per garantire l’ordine, sarà impiegato un esercito civile e istituzionale: 6 mila tra forze dell’ordine, polizia locale e vigili del fuoco, 4.308 steward, mille agenti della municipale, 3 mila volontari della Protezione civile, 500 della Santa Sede, 4.600 turni dell’Ama. Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha annunciato “divieti di sorvolo per droni e aerei” e ha ribadito: “Non abbiamo alcun segnale di attenzione negativa, ma la situazione internazionale ci impone misure straordinarie. Tutte le persone che accederanno all’area passeranno controlli di sicurezza”. Ci sarà anche il supporto di agenti francesi, spagnoli e polacchi.  Il tutto sotto lo sguardo attento di una control room da 500 metri quadrati e 122 telecamere di videosorveglianza. Mentre per il supporto medico ci saranno 43 ambulanze medicalizzate, dieci postazioni mediche avanzate e tre punti d’atterraggio per l’eliosoccorso. 

Il Giubileo dei Giovani sarà anche un esperimento urbano. La metropolitana A e C opererà ininterrottamente per 21 ore al giorno durante il weekend; 8.621 stalli straordinari per bus sono stati allestiti in 124 aree della città. Sono stati tracciati 27 km di strade in stabilizzato per facilitare l’accesso ai mezzi di soccorso. La nuova Fiera di Roma ospiterà 25 mila ragazzi con presidi medici e servizi h24. Altri 40 mila saranno accolti in 429 scuole e strutture extra scolastiche, e 500 saranno ricevuti dalle famiglie cristiane della città. Le parrocchie romane disponibili all’accoglienza sono invece 370. Tutto grazie, riconoscono un po’ tutti i convenuti alla conferenza stampa di presentazione di ieri, al “metodo Giubileo”, ovvero alla collaborazione tra Campidoglio, governo, Regione e Vaticano. Lo sintetizza il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano: “Tutto questo è il frutto del desiderio di fare bene, di fare presto, e di ottimizzare”.


Anche sull’ambiente si rivendicano successi. Gualtieri ha parlato di un “evento a impatto sostenibile”, sottolineando come “la sostenibilità ambientale è stata messa a monte, con interventi di piantumazione, creazione di aree verdi, manutenzione straordinaria dei parchi”. Ci si ispira a Papa Giovanni Paolo II che  esattamente 25 anni fa, proprio sulla stessa spianata, celebrò un Giubileo che è rimasto nel cuore non solo dei romani. Un’eredità che si sogna di onorare. “Roma è pronta ad accogliere il mondo con il più grande allestimento logistico e tecnologico mai realizzato per un evento in Italia”, ha assicurato Gualtieri. Ma non è solo questione di strutture. “Il Giubileo è un evento capace di mobilitare energie e risorse in una società sempre più segnata da individualismo e logiche mercificanti. In un tempo in cui spesso prevale il 'ciascuno per sé' – ha detto il sindaco – il Giubileo riesce a far emergere il senso di comunità”.
Gianluca De Rosa