Raggi vuole riforestare Roma

Delibera della sindaca: ora Roma deve diventare un bosco. Miracoli elettorali 

Riforestare le città, riforestare Roma. L’idea suggestiva circola ormai da tempo nei dibattiti sul futuro delle metropoli ed oggi è resa ancora più affascinante dai tempi. La pandemia, lo smart working forzato e la vita che si adatta a spazi diversi. Anche l’As Roma ha rinunciato allo stadio spiegando che il grande business park che doveva sorgere nel complesso di Tor di Valle risultava ormai inattuale. Virginia Raggi e il resto della giunta capitolina hanno deciso con una delibera di approvare un primo atto concreto in questa direzione. Un avviso pubblico per scegliere chi progetterà tre piani di riforestazione che il Campidoglio ha pensato per altrettante periferie della città particolarmente edificate. Quasi seimila alberi da piantumare a Torrespaccata, Serpentara e Pietralata, per un costo di circa 1,5 milioni. A Serpentara Raggi vuole portare 6,8 ettari di bosco piantando circa 1.300 alberi. Lo stesso numero che la delibera stabilisce per Pietralata. A Torrespaccata l’intervento più grande: 2.700 alberi per trasformare in bosco una zona interclusa tra il Grande Raccordo Anulare e le case di Torre Spaccata e Torre Maura in modo da “proteggere l’insediamento dall’inquinamento e dal rumore dell’infrastruttura viaria”. Tutti e tre i progetti prevedono dieci anni di crescita degli alberi per realizzare una vera e propria riforestazione.

  

Verde e digitale sono tra le voci principali dei futuri investimenti che il paese dovrà fare. E così ieri la sindaca alle foreste ha affiancato i bit, presentando il piano Roma smart city.

   
“Vogliamo fare di Roma una vera smart city, una città che utilizza gli strumenti dell’informatica per semplificare la vita dei cittadini”, ha detto la sindaca. Tra gli 81 progetti del piano ci sono cose già fatte (come la possibilità di pagare i biglietti della metro con la carta di credito) e idee in corso di realizzazione. Tre in particolar sono i progetti sui cui il Campidoglio ha voluto puntare. Roma Data Platform, una piattaforma in grado di raccogliere, analizzare ed esporre i dati interni relativi a Roma Capitale. Star – acronimo per segnalazione e tracciamento delle anomalie sulle strade di Roma – realizzata per gestire in maniera più efficace i lavori sulle strade della Capitale attraverso una mappatura di quelle da riasfaltare. E ancora, il progetto Life-Diademe: sensori intelligenti dell’illuminazione stradale per ridurre il consumo energetico del 30 per cento. 

  

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