Roma capoccia - odo romani far festa

Natale col virus

Giuseppe Fantasia

A cena il dito medio di Cattelan finisce nella grappa e la Raggi (dopo le periferie) va a colazione da Bulgari

    Arriva dicembre, il Natale è vicino, ma il periodo non sembra quello. Ad accenderlo in via Condotti ci pensa Bulgari con luminarie ispirate ai profili d’ingresso della storica boutique dove l’ad Jean-Christophe Babin accenna a una festa, tra mascherine, distanziamenti e la sindaca Raggi. C’è stato il Black Friday, gli sconti continuano, ma chi compra lo fa online come quasi tutto il resto. Ci aggiudichiamo, non è uno scherzo, un albero di Mangrovia bianca in Kenya di cui seguiremo la crescita sul web. E’ il The greatest gift del momento, pensato da Federico Garcea e la sua Treedom che ne ha piantati quasi due milioni in diciassette paesi, regalando profumi e ossigeno al pianeta.

     

    Leggendo “L’ordine del tempo” di Carlo Rovelli scopriamo che bisogna dimenticarcelo (magari! Diteci come si fa) per capire come funziona il mondo e ce lo conferma anche Liliana Cavani che trasformerà quel libro Adelphi in un film.

     

    Per esplorare i nuovi modi di pensare la Terra c’è la scienza che, come scrive il fisico veronese in Helgoland (il posto dove vorremmo essere ora), è la ricerca del bello, quel qualcosa che l’ingegner Giorgio Rosa ha creato nel ’68 per pochi giorni su una festosa piattaforma in mezzo al mare, raccontata nel film Netflix di Sydney Sibilia, “L’incredibile storia dell’Isola delle rose”.

     

    E’ stata incredibile davvero la vita di Tiziano Terzani la cui “mappa” è tutta ne “La fine è il mio inizio”(Longanesi), di cui il figlio Fosco ha creato la versione Redux che si può leggere gratuitamente sul sito di VicinoLontano che organizza il premio a lui dedicato. E’ scienza anche la forza visionaria di un pensiero ribelle. Di Maurizio Cattelan ad esempio che, in ricordo del padre, dopo una cena con gli amici Paolo Dalla Mora e Charley Vezza, ha creato la “Sgrappa”. Dentro la bottiglia c’è il suo iconico dito medio, dedicato a tutti i negazionisti e non solo.