pulci di notte

Sulle “file” Veronica Gentili diventa “discronica”

Stefano Lorenzetto

Matrimoni e geografia, nelle notti insonni di Lorenzetto a far le pulci ai giornali

  • Fila. Veronica Gentili, nella rubrica Facce di casta sul Fatto Quotidiano, dimostra ancora una volta di aver meritato appieno l’iscrizione all’albo dei giornalisti come pubblicista: «Insomma, dopo anni di radicalizzazione e di marcia convinta verso destra, sono molti tra le fila del Carroccio a sentirsi non solo scomodi ma anche discronici nei panni del partito di destra estrema». Premesso che il termine discronico non compare in alcuno dei vocabolari che vanno per la maggiore (Grande dizionario della lingua italiana, Lo Zingarelli 2026, Nuovo Devoto-Oli, Treccani, Il Nuovo De Mauro), il plurale del sostantivo fila, nel significato di ranghi, è file: «Militare nelle file di un partito; serrare le file; disertare le file» (Lo Zingarelli 2026). Il plurale fila con valore collettivo si usa soltanto quando si parla di filamenti, o della trama di un ordito, o di un intreccio in senso metaforico. Come insegnava il linguista Aldo Gabrielli: «E dunque attenzione, pezzi grossi e piccoli: le fila del cacio e del tradimento; ma le file del partito, dell’associazione e dell’esercito». (Si dice o non si dice, Mondadori, 1976). Nel caso di specie, l’avvertenza deve intendersi estesa a un pezzo più piccolo che grosso. [20 ottobre 2025]

 

  • Nozze. Mara Gergolet, corrispondente del Corriere della Sera da Berlino, rievoca che Gloria Thurn und Taxis si sposò «a 20 anni» e più avanti si chiede «come avrà fatto a innamorarsi, o a far innamorare, Johannes Thurn und Taxis, il Fürst (principe) di Regensburg, 54 anni all’epoca delle nozze, ossia quasi due volte quelli di lei». Facciamo pure quasi tre, va’. [22 ottobre 2025]

 

  • Mondo. Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, nell’editoriale di prima pagina: «È la fine di un mondo, quello della magistratura, che si credeva intoccabile ed era convinta che nessuno avrebbe avuto il coraggio di osare tanto». Il gender dilaga. (Dal punto di vista sintattico, il soggetto logico della proposizione è «mondo», non «magistratura»). [1° novembre 2025]

 

  • Ohio. «L’hanno chiamata l’Ohio italiano, ovvero la Regione in grado di anticipare le tendenze delle prossime elezioni. Non so se le Marche, come lo Stato americano a Sud degli Appalachi, siano davvero da considerarsi un test chiave per capire che cosa succederà nel 2027». Questo l’incipit dell’editoriale di prima pagina del direttore della Verità, Maurizio Belpietro. Per la verità, appunto, l’Ohio non si trova «a Sud» della catena, ma è in parte compreso nella regione appalachiana. La porzione orientale e sud-orientale dello Stato appartiene infatti all’Appalachian Plateau, una delle province degli Appalachi. [30 settembre 2025]

 

  • Thunberg. «Salvare il pianeta dagli ambientalisti» è titolo dato dal Corriere della Sera a un editoriale di Roger Abravanel. L’occhiello recita: «La svolta di Greta Thunberg: da paladina della terra a estremista ideologizzata». Nel testo, Abravanel cita i «Friday for the future» (in realtà, il nome esatto, che deriva da un hashtag, è «Fridays For Future») e collega lo «sciopero per il clima» che fu indetto dalla giovane attivista svedese alla nascita delle «auto elettriche (per esempio Tesla)». Un rapporto di causa-effetto fuorviante: la prima vettura prodotta da Elon Musk uscì nel 2008, mentre Thunberg è apparsa sulla scena mondiale soltanto 10 anni dopo. [30 settembre 2025]

 

  • Defence. In un editoriale sulla prima pagina del Sole 24 Ore, Sergio Fabbrini parla «di un Franco-German Defense and Security Council». Il meccanismo istituzionale della cooperazione bilaterale fra Francia e Germania in realtà si chiama Franco-German Defence and Security Council. Fabbrini, professore emerito di scienze politiche e relazioni internazionali alla Luiss, ha fatto un papocchio fra la dizione francese («défense») e quella inglese («defence») dell’organismo. [12 ottobre 2025]

 

  • Sia. Federico Fubini, vicedirettore ad personam del Corriere della Sera: «Secondo una stima negli ambienti di affari legati a Mosca, il valore dei beni fisici delle società occidentali in Russia sia oggi attorno ai 150 miliardi di dollari». Quel congiuntivo, «sia», è del tutto incongruo. Sarebbe stato accettabile se Fubini avesse scritto: «Negli ambienti di affari legati a Mosca, si stima che il valore dei beni fisici delle società occidentali in Russia sia oggi attorno ai 150 miliardi di dollari». [30 settembre 2025]

 

  • No vax. La Verità sull’assoluzione di un no vax accusato d’aver aggredito il professor Matteo Bassetti, deplorata dal noto virologo: «Per Bassetti il fatto che i contestatori gli abbiano gridato “assassino” doveva bastare. Ma il giudice, dice, “probabilmente condivide le stesse idee di quell’uomo”. Chissà se si è la stessa cosa quando hanno archiviato le inchieste sul Covid,». La frase conclusiva è testuale, inclusa la virgola al posto del punto fermo. Tutto chiaro. [4 ottobre 2025]

 

  • Conteggio. Chiara Evangelista sul sito del Corriere della Sera si occupa del nuovo stadio di San Siro: «Il masterplan produrrà un impatto economico complessivo da circa 3 miliardi di euro l’anno: 900 milioni a beneficio diretto del quartiere San Siro e 1,2 miliardi per l’area metropolitana milanese». Nel conteggio della cronista manca all’appello circa 1 miliardo (900 milioni, per l’esattezza), ma che sarà mai? [30 settembre 2025]

 

  • Illegittimo. Titolo da Orizzontescuola.it, testata giornalistica online molto seguita dai docenti: «Madre presenta querela contro 14 insegnanti per un procedimento disciplinare contro suo figlio che ritiene illegittimo». «Mater semper certa» e «pater semper incertus». Ma qui l’illegittimità non riguarda il figlio bensì il provvedimento. Titolo corretto: «Madre denuncia 14 insegnanti: contesta come illegittimo il procedimento disciplinare contro il figlio». Voto: 4 meno. [21 settembre 2025]

 

  • Non. Mario Sechi, direttore di Libero, nell’editoriale di prima pagina: «Quello che la sinistra non capisce, per ignoranza, per cinismo, per complicità, è che la sua grande semina dell’odio sta creando dei mostri, consapevoli e non». Aridaje! L’avverbio negativo olofrastico – così chiamato perché, da solo, costituisce un’intera frase – è soltanto no. Quindi Sechi avrebbe dovuto scrivere: «Consapevoli e no». Come fece Elio Vittorini quando intitolò il suo romanzo Uomini e no. [3 agosto 2025]