Roberto Saviano (foto LaPresse)
pulci di notte
Palermo è Napoli, per Saviano. E Pomezia fa provincia
Tra Belve sbranate e plurali azzardati, le notti insonni di Lorenzetto a far le pulci ai giornali
- Saviano. Sul Corriere della Sera, Roberto Saviano si occupa di criminalità a Palermo: «Taormina dava una mano ai genitori, proprietari del locale O’ Scruscio». Per lo scrittore tutto il mondo è paese, quindi trasforma in napoletano il nome. Ma anche nel dialetto della sua città sarebbe comunque sbagliato, dovendosi scrivere «’O Scruscio», con la lettera «O» preceduta, e non seguita, dall’apostrofo, per indicare l’elisione della «l» nell’articolo «lo». Solo che Saviano sbaglia due volte, perché l’insegna del locale siciliano è Ò Scrusciu, con la «O» accentata. Lo scrittore infila poi questa frase: «Maranzano è figlio di una famiglia criminale in ascesa nello Zen, assolta nel processo che li vedeva imputati come uomini d’onore». Concordanza sbagliata. Non si capisce come «li» (pronome personale maschile plurale) possa essere riferito a «famiglia» (sostantivo femminile singolare). [17 ottobre 2025]
- Belva. Francesca Fagnani, conduttrice di Belve su Rai 2, verga sulla Stampa un editoriale per solidarietà con il collega Sigfrido Ranucci: «Il gruppo criminale degli albanesi è tra i più presenti e spietati della Capitale (e non solo), tra l’altro particolarmente attivo nella piazza di spaccio, situata proprio davanti casa del giornalista, a Campo Ascolano, in provincia di Pomezia». Da sbranarla. (Pomezia non fa provincia: è un Comune della città metropolitana di Roma Capitale, dov’è nata Fagnani, fra l’altro). [19 ottobre 2025]
- Libbre. Surreale uscita di Giacomo Talignani sul sito della Repubblica: «Quest’estate nella costa meridionale dell’Inghilterra c’è stato di fatto un vero e proprio boom: migliaia di catture e polpi venduti anche a 7 libbre al chilo». Nel Regno Unito dev’essere tornato in auge il baratto. Ma chi sarà quel fesso che scambia 3,18 chili di polpi (cioè 7 libbre) con 1 chilo? Bastava, copiando, non scambiare pounds/sterline per pounds/libbre. [1° ottobre 2025]
- Sarkozy. «In Francia hanno osato arrestare Sarkòzy: un ex presidente, dove andremo a finire signora mia!», ironizza Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, nell’editoriale di prima pagina. Il cognome dell’ex presidente francese finito in prigione è privo di accento, nell’uso comune, come attestano le enciclopedie, dalla Treccani alla Britannica, e il sito dell’Eliseo. Fra l’altro, all’anagrafe egli si chiama Nicolas Sárközy de Nagy-Bócsa, quindi con la dieresi sulla «o» (non l’accento grave) e l’accento acuto sulla «a». [23 ottobre 2025]
- Napoleone. Titolo dal Corriere della Sera: «Furto al Louvre in orario di visite / “Rubati i gioielli dei Napoleone”». Benché alcuni dei preziosi trafugati appartenessero alle mogli di Napoleone I e Napoleone III e alla madre di quest’ultimo, Napoleone resta un nome proprio, mentre un plurale si può formare solo con il cognome di famiglia, in questo caso Bonaparte. Quindi, bisognava scrivere «gioielli dei Bonaparte». [20 ottobre 2025]
- Rapina. Titolo dal sito del Corriere della Sera: «I 7 minuti della rapina al Louvre». Ma non è stato un furto? Lo ha scritto persino il Corriere. (Dicesi rapina il delitto di chi, mediante violenza alla persona o minaccia, s’impossessa della cosa mobile altrui: non ci pare che sia andata così nel museo parigino). [21 ottobre 2025]
- Sbarchi. Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nel suo editoriale di prima pagina: «Soprattutto mi chiedo come si concilierebbe tutto ciò con l’accoglienza senza se e senza ma sostenuta dalla magistratura italiana di chiunque sbarchi sulle nostre coste». C’è una magistratura composta da chi sbarca in Italia? No? Allora bisognava scrivere: «Soprattutto mi chiedo come si concilierebbe tutto ciò con l’accoglienza, senza se e senza ma, di chiunque sbarchi sulle nostre coste, sostenuta dalla magistratura italiana». [7 settembre 2025]
- Gay. Incipit di Giorgio Gandola sulla prima pagina della Verità: «Il cardinale Zuppi ci riprova a far passare, alla Cei, un documento aperturista sui gay di stampo bergogliano». Non sapevamo che esistessero omosessuali di indole pontificia. Per non sorprenderci, era sufficiente usare la formula «documento aperturista di stampo bergogliano sui gay». [22 ottobre 2025]
- Leone XIII. Paola Pisa sul Messaggero: «Negli ultimi dodici mesi, anche per via della apprezzatissima visita di Re Carlo III e della Regina Camilla, la simpatia e la voglia di United Kingdom sono cresciute. E si pensa cresceranno ancora perché la coppia reale sta per tornare, farà giovedì prossimo una Visita di Stato in Vaticano, incontrerà Papa Leone XIII». L’udienza è stata preceduta da una seduta spiritica per evocare il pontefice Vincenzo Gioacchino Pecci, deceduto nel 1903. [20 ottobre 2025]
- Biden. Conclusione di un servizio di Viviana Mazza, inviata del Corriere della Sera a Washington: «Anshel Pfeffer, il corrispondente di The Economist, nota che “questo accordo è essenzialmente quello presentato da Biden lo scorso 31 maggio. Così tante vite sarebbero state risparmiate se Biden avesse fatto pressione su Netanyahu come Trump ha fatto adesso”». Ci pare improbabile che Joe Biden abbia potuto presentare un accordo a Israele lo scorso 31 maggio, visto che a quella data già da 4 mesi e 10 giorni si era insediato Donald Trump. [30 settembre 2025]
- Plaudire. Sommario dalla prima pagina di Libero: «Perfino l’Iran plaude l’accordo Hamas-lsraele». Il verbo plaudire in senso letterario significa «applaudire», ma la forma usata dal quotidiano diretto da Mario Sechi è figurata e richiedeva una diversa costruzione, con la preposizione «a»: «Manifestare consenso, approvazione (+a): plaudire a un progetto, a un’iniziativa» (Lo Zingarelli 2026). [10 ottobre 2025]
- Nozze. Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Le nozze fantasma di Messina: il parroco dimentica la trascrizione, il marito si defila e la sposa fa causa per 15 anni». Tutto chiaro. [5 ottobre 2025]
Palermo è Napoli, per Saviano. E Pomezia fa provincia
- Saviano. Sul Corriere della Sera, Roberto Saviano si occupa di criminalità a Palermo: «Taormina dava una mano ai genitori, proprietari del locale O’ Scruscio». Per lo scrittore tutto il mondo è paese, quindi trasforma in napoletano il nome. Ma anche nel dialetto della sua città sarebbe comunque sbagliato, dovendosi scrivere «’O Scruscio», con la lettera «O» preceduta, e non seguita, dall’apostrofo, per indicare l’elisione della «l» nell’articolo «lo». Solo che Saviano sbaglia due volte, perché l’insegna del locale siciliano è Ò Scrusciu, con la «O» accentata. Lo scrittore infila poi questa frase: «Maranzano è figlio di una famiglia criminale in ascesa nello Zen, assolta nel processo che li vedeva imputati come uomini d’onore». Concordanza sbagliata. Non si capisce come «li» (pronome personale maschile plurale) possa essere riferito a «famiglia» (sostantivo femminile singolare). [17 ottobre 2025]
- Belva. Francesca Fagnani, conduttrice di Belve su Rai 2, verga sulla Stampa un editoriale per solidarietà con il collega Sigfrido Ranucci: «Il gruppo criminale degli albanesi è tra i più presenti e spietati della Capitale (e non solo), tra l’altro particolarmente attivo nella piazza di spaccio, situata proprio davanti casa del giornalista, a Campo Ascolano, in provincia di Pomezia». Da sbranarla. (Pomezia non fa provincia: è un Comune della città metropolitana di Roma Capitale, dov’è nata Fagnani, fra l’altro). [19 ottobre 2025]
- Libbre. Surreale uscita di Giacomo Talignani sul sito della Repubblica: «Quest’estate nella costa meridionale dell’Inghilterra c’è stato di fatto un vero e proprio boom: migliaia di catture e polpi venduti anche a 7 libbre al chilo». Nel Regno Unito dev’essere tornato in auge il baratto. Ma chi sarà quel fesso che scambia 3,18 chili di polpi (cioè 7 libbre) con 1 chilo? Bastava, copiando, non scambiare pounds/sterline per pounds/libbre. [1° ottobre 2025]
- Sarkozy. «In Francia hanno osato arrestare Sarkòzy: un ex presidente, dove andremo a finire signora mia!», ironizza Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, nell’editoriale di prima pagina. Il cognome dell’ex presidente francese finito in prigione è privo di accento, nell’uso comune, come attestano le enciclopedie, dalla Treccani alla Britannica, e il sito dell’Eliseo. Fra l’altro, all’anagrafe egli si chiama Nicolas Sárközy de Nagy-Bócsa, quindi con la dieresi sulla «o» (non l’accento grave) e l’accento acuto sulla «a». [23 ottobre 2025]
- Napoleone. Titolo dal Corriere della Sera: «Furto al Louvre in orario di visite / “Rubati i gioielli dei Napoleone”». Benché alcuni dei preziosi trafugati appartenessero alle mogli di Napoleone I e Napoleone III e alla madre di quest’ultimo, Napoleone resta un nome proprio, mentre un plurale si può formare solo con il cognome di famiglia, in questo caso Bonaparte. Quindi, bisognava scrivere «gioielli dei Bonaparte». [20 ottobre 2025]
- Rapina. Titolo dal sito del Corriere della Sera: «I 7 minuti della rapina al Louvre». Ma non è stato un furto? Lo ha scritto persino il Corriere. (Dicesi rapina il delitto di chi, mediante violenza alla persona o minaccia, s’impossessa della cosa mobile altrui: non ci pare che sia andata così nel museo parigino). [21 ottobre 2025]
- Sbarchi. Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nel suo editoriale di prima pagina: «Soprattutto mi chiedo come si concilierebbe tutto ciò con l’accoglienza senza se e senza ma sostenuta dalla magistratura italiana di chiunque sbarchi sulle nostre coste». C’è una magistratura composta da chi sbarca in Italia? No? Allora bisognava scrivere: «Soprattutto mi chiedo come si concilierebbe tutto ciò con l’accoglienza, senza se e senza ma, di chiunque sbarchi sulle nostre coste, sostenuta dalla magistratura italiana». [7 settembre 2025]
- Gay. Incipit di Giorgio Gandola sulla prima pagina della Verità: «Il cardinale Zuppi ci riprova a far passare, alla Cei, un documento aperturista sui gay di stampo bergogliano». Non sapevamo che esistessero omosessuali di indole pontificia. Per non sorprenderci, era sufficiente usare la formula «documento aperturista di stampo bergogliano sui gay». [22 ottobre 2025]
- Leone XIII. Paola Pisa sul Messaggero: «Negli ultimi dodici mesi, anche per via della apprezzatissima visita di Re Carlo III e della Regina Camilla, la simpatia e la voglia di United Kingdom sono cresciute. E si pensa cresceranno ancora perché la coppia reale sta per tornare, farà giovedì prossimo una Visita di Stato in Vaticano, incontrerà Papa Leone XIII». L’udienza è stata preceduta da una seduta spiritica per evocare il pontefice Vincenzo Gioacchino Pecci, deceduto nel 1903. [20 ottobre 2025]
- Biden. Conclusione di un servizio di Viviana Mazza, inviata del Corriere della Sera a Washington: «Anshel Pfeffer, il corrispondente di The Economist, nota che “questo accordo è essenzialmente quello presentato da Biden lo scorso 31 maggio. Così tante vite sarebbero state risparmiate se Biden avesse fatto pressione su Netanyahu come Trump ha fatto adesso”». Ci pare improbabile che Joe Biden abbia potuto presentare un accordo a Israele lo scorso 31 maggio, visto che a quella data già da 4 mesi e 10 giorni si era insediato Donald Trump. [30 settembre 2025]
- Plaudire. Sommario dalla prima pagina di Libero: «Perfino l’Iran plaude l’accordo Hamas-lsraele». Il verbo plaudire in senso letterario significa «applaudire», ma la forma usata dal quotidiano diretto da Mario Sechi è figurata e richiedeva una diversa costruzione, con la preposizione «a»: «Manifestare consenso, approvazione (+a): plaudire a un progetto, a un’iniziativa» (Lo Zingarelli 2026). [10 ottobre 2025]
- Nozze. Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Le nozze fantasma di Messina: il parroco dimentica la trascrizione, il marito si defila e la sposa fa causa per 15 anni». Tutto chiaro. [5 ottobre 2025]