Ansa

Pulci di notte

Hanna Arendt è finita nel “Braccobaldo Show”

Stefano Lorenzetto

Una virgola tra soggetto e verbo e alcune maiuscole invertite. Le notti insonni di Lorenzetto a far le pulci ai giornali

 

  • Hanna. Come ogni domenica, Andrea Malaguti, direttore della Stampa, fa precedere da un distico il suo editoriale in prima pagina: “‘Il suddito ideale di un regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l’individuo per il quale la distinzione tra realtà e finzione non esiste più’ Hanna Arendt (‘Le origini del totalitarismo’ - Einaudi)”. La storica e filosofa si chiamava Hannah, con la “h” finale. Malaguti è recidivo: era incorso nel medesimo infortunio lo scorso 30 marzo, come segnalato in questa rubrica. Per soprammercato, l’indomani Raffaella Romagnolo cerca d’ingraziarselo, sempre sulla Stampa: “Nell’editoriale di ieri il direttore Malaguti ha chiamato in soccorso Hanna Arendt”. Sì, Hanna & Barbera. Ma cos’è, il Braccobaldo Show? [21 e 22 settembre 2025]

 

  • Virgola. Nell’editoriale citato, Andrea Malaguti infila anche questo periodo: “Scelte che un tempo avrebbero provocato scandalo, oggi si susseguono senza posa, dandoci l’idea dell’inesorabile”. Complimenti per la virgola dopo “scandalo”, che separa il soggetto dal verbo. [21 settembre 2025]

 

  • Abbattuti. Titolo dal sito del Sole 24 Ore: “F-35, ecco come sono fatti gli aerei italiani che hanno abbattuto i jet russi”. Invece la vodka russa abbatte i giornalisti italiani. [19 settembre 2025]

 

  • Accento.É morta Claudia Cardinale”. L’incipit di Maurizio Porro, sul Corriere della Sera, è funestato dalla lettera iniziale con l’accento acuto, anziché grave, errore reso più evidente dal fatto che si tratta di un capolettera alto quanto 5 righe di testo. [24 settembre 2025]

 

  • Diretta. Titolo dal Manifesto: “‘Lo sciopero dei lavoratori contro il genocidio in diretta’”. Fosse stato in differita ci si poteva passare sopra? [20 settembre 2025]

 

  • Conflitto. Nell’incipit dell’editoriale sulla prima pagina della Verità, il direttore Maurizio Belpietro incappa nel suo conflitto permanente con le virgole: “La Costituzione dice che tutti i cittadini non soltanto sono uguali davanti alla legge, ma hanno pari dignità sociale e il medesimo diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni. Tutti. Dunque anche il professore Roberto Burioni, che ieri su Repubblica, ha voluto dedicarci un duro articolo”. Il segno di punteggiatura dopo “Repubblica” separa il soggetto dal verbo. La chiusa appare in tono, con una congiunzione trasformata in verbo: “Lei, nonostante si creda il guardiano della rivoluzione, è solo il megafono un po’ ridicolo è un po’ pittoresco di una cupola che si crede dotata di poteri dittatoriali”. [18 agosto 2025]

 

  • Musk. Dalla rubrica In prima pagina di Anteprima: “Il New York Times ha scritto che Elon Musk abusò sessualmente dei suoi figli, i quali chiesero aiuto al fratello più grande Errol”. Grande è la confusione sotto il cielo, per dirla con Mao Zedong. Il New York Times ha scritto che è Errol Musk, 79 anni, padre del miliardario tecnologico, e non Elon, a essere accusato di aver abusato sessualmente di cinque dei suoi figli e figliastri, a partire dal 1993. L’articolo in questione riferisce che alcuni parenti hanno scritto lettere a Elon chiedendo aiuto per proteggere i minori dai presunti abusi dell’uomo, il quale si difende sostenendo che si tratta di falsità e che gli autori delle missive volevano estorcere denaro al loro fratello maggiore, cioè Elon. [24 settembre 2025]

 

  • Pesci. In uno strampalato servizio apparso su Libero, Claudia Osmetti c’informa che il sarago “spinnetta da sempre nel Mediterraneo (non a caso gli piaccio i fondali rocciosi)”, un verbo che non esiste e uno che sembrerebbe riferito a una segreta passione del pesce per la giornalista. Alla fine Osmetti aggiunge: “La pedicure coi ‘doctor fish’, che tecnicamente vengono impiegati i garra rufa, è una pratica che i centri di bellezza hanno sdoganato da tempo”. Sintassi a parte, beato chi sa che i garra rufa sono pesci d’acqua dolce della famiglia Cyprinidae, originari di fiumi e sorgenti del Medio Oriente (soprattutto Turchia, Siria, Iraq, Iran), considerato che la cronista non lo spiega da nessuna parte. [17 agosto 2025]

 

  • Castel Gandolfo. Titolo dal Fatto Quotidiano: “Il fratello del papa: Leone ama guidare e Castel Gandolfo”. Cioè? Subito pensi che al posto della “e” dovesse esserci una “a”: Leone XIV ama guidare a Castel Gandolfo. Invece no: il Pontefice ama stare nella residenza pontificia dei Castelli Romani. Titolista, dietro la lavagna. [24 agosto 2025]

 

  • Putrescina. Titolo dal sito del Corriere della Sera: “L’antifurto per la bici che se attaccato esplode in una nuvola di putrescina, il gas dei cadaveri”. Sbagliato. La putrescina non è un gas, bensì una diammina, composto chimico alifatico fra i principali responsabili dell’odore nauseabondo prodotto dalla decomposizione dei tessuti animali. A temperatura ambiente si presenta come un liquido oleoso incolore, solubile in acqua. [17 agosto 2025]

 

  • Volere. Titolo dalla Verità: “Scintille sul vertice di pace / ‘Trump si defila, vuole ci pensino russi e ucraini’”. La frase non è grammaticamente accettabile. Nelle subordinate al congiuntivo, la congiunzione che può essere omessa solo per i verbi che indicano timore o incertezza, mentre non è ammessa con i verbi che indicano volontà (e quale più di volere?). Quindi nel titolo la frase tra virgolette doveva essere: “Trump si defila, vuole che ci pensino russi e ucraini”. [22 agosto 2025]

 

  • Maiuscole. Imbarazzante inversione di maiuscole in una breve notizia non firmata su Libero. Il giornale riporta la significativa conclusione del telegramma inviato a nome del Papa dal cardinale Pietro Parolin ai vescovi della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia: “‘Nessuno distrugga irresponsabilmente i beni naturali che parlano della bontà e della bellezza del creatore, né tanto meno si sottometta a essi come schiavo o adoratore della natura, poiché queste cose ci sono state date per raggiungere il nostro fine di lodare dio e ottenere così la salvezza delle nostre anime’, sottolinea citando Sant’Ignazio di Loyola”. È vero che nel bollettino della Sala stampa della Santa Sede il testo del telegramma è pubblicato in quattro lingue e in lettere maiuscole, ma dubitiamo che i minutanti vaticani avessero in mente di scrivere “Dio” con la minuscola. Quanto a “Sant’Ignazio di Loyola”, la maiuscola si usa solo quando è riferito a una chiesa a lui dedicata o nei toponimi. Negli altri casi, di norma, san (forma tronca di santo) in italiano è minuscolo. Lasciando aperta la questione se si dovesse scrivere con la maiuscola anche “creatore”, pensiamo che i redattori del quotidiano milanese avrebbero potuto usare le maiuscole nel modo giusto. [19 agosto 2025]

 

  • Giochi. Titolo dal Corriere del Veneto: “Bimba cade dal parco giochi”. Costruito sul tetto? [24 agosto 2025]