
Foto ANSA
pulci di notte
Telefonate e “lesa maestà”
Confusioni sui conti, sui compleanni e sul codice penale. Le notti insonni di Lorenzetto a far le pulci ai giornali
- Francia. Prima domanda dell’intervista di Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi del Corriere della Sera, con Catherine Vautrin, ministra del Lavoro, della Salute, della Solidarietà e delle Famiglie: “Ministra Vautrin, il numero di figli per donna in Francia è di 1,6 (in Italia 1,1), quando è stato a lungo di 2,02. Che cosa è successo? Perché la Francia ha raggiunto la Francia nella crisi demografica?”. Forse perché era molto vicina? [21 luglio 2025]
- Big. Incipit dell’editoriale di Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, in prima pagina: “Mentre i big che contano si parlano in via riservata...”. Ci sono anche big che non contano? Definizione di big: “Personaggio importante, esponente autorevole” (Lo Zingarelli 2026). [12 luglio 2025]
- Batterio. Il noto virologo Roberto Burioni (quello che il 2 febbraio 2020, nel corso della trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio su Rai 3, dichiarò con grande preveggenza, a proposito del Covid-19: “In Italia il rischio di contrarre questo virus è zero, perché il virus non circola”) affida alla Repubblica un’articolessa intitolata “Il batterio che contribuì alla nascita di Israele”, in cui cita “i frutti dell’ippocastano, quelle incommestibili castagne che noi chiamiamo ‘castagne d’India’ o ‘castagne matte’”. I frutti dell’ippocastano non sono castagne e, più che incommestibili, sono tossici per l’uomo. Sostiene poi che Chaim Weizmann “riuscì a isolare un batterio chiamato Clostridium acetobutylicum”. Non è così: il batterio era già noto alla comunità scientifica. Weizmann non lo isolò. Ebbe solo il merito di svilupparne un’applicazione industriale – la fermentazione acetonbutilica – fondamentale per la produzione di acetone durante la Prima guerra mondiale. Infine, Burioni spaccia per verità un aneddoto, secondo cui il primo ministro britannico Lloyd George promise a Weizmann che, per questa applicazione, avrebbe potuto “chiedere come ricompensa qualunque cosa”. Lo scienziato, secondo Burioni, avrebbe risposto: “C’è una sola cosa che voglio: una nazione per la mia gente”. Non esiste alcuna prova documentale a sostegno di tale episodio. Si tratta di un racconto tramandato dallo stesso Weizmann (poi divenuto presidente dello Stato di Israele, dal 1948 al 1952) e, come tale, il fantasioso virologo avrebbe dovuto presentarlo con il beneficio del dubbio, non come fatto storico accertato. [17 luglio 2025]
- Maestà. “Nel Codice penale esiste il reato di lesa maestà del presidente della Repubblica”, osserva Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nel suo editoriale di prima pagina. Già una repubblica che contempli la lesa maestà, come nelle monarchie, è di una comicità irresistibile. Comunque, siamo ancora fermi all’articolo 278 del codice penale, che punisce con la reclusione da 1 a 5 anni “chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica”. [16 luglio 2025]
- Incubo. Titolo da Avvenire: “L’incubo senza fine degli ucraini liberati: muoiono per le conseguenze delle torture”. Se muoiono, una fine purtroppo l’incubo ce l’ha. [20 luglio 2025]
- Totale. Dalla prima pagina della Verità: “Nell’estate di tre anni fa in totale si sono contati in tutto 20 decessi provocati direttamente dalle alte temperature”. Ma proprio nell’insieme, complessivamente, globalmente, totalmente, cumulativamente, eh. [5 luglio 2025]
- Chiamate. Titolo dal sito del Messaggero: “Gaza, il Papa telefona a Netanyahu”. Il quotidiano di Roma si dimostra davvero molto informato sul vescovo di Roma. (Titolo dal mondo reale: Netanyahu telefona al Papa). [18 luglio 2025]
- Circa. Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera illustra le conclusioni della Procura che ha indagato sul tempestoso rapporto fra Gennaro Sangiuliano, all’epoca ministro della Cultura, e Maria Rosaria Boccia, esuberante imprenditrice napoletana, ora in procinto d’essere rinviata a giudizio: “In una sorta di crescendo continuo quest’ultima, secondo i magistrati, avrebbe condizionato il ministro per mesi ‘avanzando continue richieste di essere portata a conoscenza dei colloqui istituzionali o con il proprio staff’, ‘interferendo con l’andamento delle attività ministeriali’, facendosi consegnare ‘la chiave d’oro della città di Pompei del valore di circa 14 mila 823 euro che doveva essere consegnata dal sindaco quale premio al ministro’ e molto altro”. “Circa” quanto? 14.823,50 euro o 14.823,75? [22 luglio 2025]
- Compleanno. Dall’Osservatore Romano: “‘Affetto e gratitudine’ per il servizio ‘esemplare ed instancabile’ svolto alla causa ‘della pace e della concordia tra i popoli’. Li esprime Leone XIV in un telegramma di augurio inviato al presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in occasione dell’ottantaquattresimo compleanno compiuto ieri, 23 luglio, dal capo di Stato”. Si possono compiere gli anni, ma non i compleanni, che semmai si festeggiano o si celebrano. Non a caso, Lo Zingarelli 2026 contempla espressamente la locuzione compiere gli anni (“arrivare al giorno anniversario della propria nascita”). Sempreché oltre le mura leonine non sia stato introdotto a nostra insaputa un dizionario vaticano. [24 luglio 2025]
- Periodicità. Annalia Venezia su Panorama: “L’altra sera si è tenuto a Napoli, alla sede di via Marconi, l’atteso evento dei palinsesti Rai”. Una sera lunga sette giorni. Mario Giordano, due pagine dopo: “Abbiamo espulso un immigrato irregolare. Un marocchino. L’abbiamo imbarcato l’altro giorno a Malpensa ed è rientrato a Casablanca”. Il settimanale quotidiano. [9 luglio 2025]
- Telefonata. Incipit di un retroscena di Massimo Franco sul Corriere della Sera: “L’intervento del cardinale Pietro Parolin è arrivato dopo la telefonata del premier Benjamin Netanyahu a Leone XIV. E chiaramente è stata concordata parola per parola con il Pontefice”. Complimenti per la concordanza. [21 luglio 2025]