
Ansa
Preghiera
Parolin legga la Bibbia
Dopo l'Antico Testamento, legga il Nuovo. Scoprirà che, mentre il letteralismo ebraico-biblico conduce alla guerra perpetua, il letteralismo cristiano-evangelico può portare a una pace duratura
Sua Eminenza Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, provi a leggere un vecchio libro. Si intitola Bibbia. Per non stupirsi più della persecuzione subita dai nostri fratelli in Cisgiordania, per non uscirsene più con affermazioni ingenue come questa: “Non riusciamo a capire perché i cristiani che vivono la loro vita normale sono oggetto di tanto accanimento”.
I coloni ebrei che tormentano i palestinesi cristiani si limitano a mettere in pratica una lunga serie di bibliche esortazioni alla pulizia etnica, come quella contenuta nel Deuteronomio: “Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà introdotto nella terra in cui stai per entrare e avrà scacciato davanti a te molte nazioni … quando il Signore, tuo Dio, le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio”. Dal fiume al mare, pressappoco. Dopo l’Antico Testamento, Sua Eminenza provi a leggere anche il Nuovo. Scoprirà che se il letteralismo ebraico-biblico (speculare di quello islamico-coranico, chiaro) conduce alla guerra perpetua, il letteralismo cristiano-evangelico può portare a una pace duratura: “Non c’è più giudeo né greco; poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù”. Anziché stupirsi, evangelizzare.