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Preghiera

Buoni motivi per astenersi dalla politica

Camillo Langone

Non ho accettato l'invito al Remigration Summit leghista di Livorno, anche perché non avrei potuto sollevare la questione religiosa e operare distinguo fastidiosi per la politica. Forse sto diventando di centro come Fratelli d'Italia, ma sicuramente non di sinistra come Forza Italia 

Grazie a Dio sabato ho da fare e quindi non ho potuto accettare l’invito dell’amico Lorenzo Gasperini, leghista vannacciano, a parlare sul palco livornese del Remigration Summit. Appunto insieme a Vannacci. Grazie a Dio ho impegni pregressi, non faccio politica e voglio continuare a non farla, anche se la remigrazione volontaria sta prendendo una piega tecnica, innanzitutto in Svezia dove a offrire soldi agli stranieri per indurli al rimpatrio è un governo moderato.

Al convegno non avrei potuto non sollevare la questione religiosa: “Alla luce della Lettera ai Galati di San Paolo - non c’è più giudeo né greco, non c’è più schiavo né libero - prego gli amici remigrazionisti di riconsiderare lo status degli stranieri cristiani, di qualsivoglia colore essi siano”. Sarebbe stato un distinguo e i distinguo in politica sono antipatici, stridono, smorzano l’entusiasmo. Ho quindi la sensazione che sia un bene per tutti che io sabato abbia da fare altrove. Gasperini penserà che sto diventando di centro come Fratelli d’Italia e può darsi, l’importante è che non diventi di sinistra come Forza Italia. (Ah, dimenticavo, forse una proposta gradita alla platea ce l’avevo: espulsione immediata per tutti coloro che sventolano la bandiera di uno stato straniero, a cominciare dalla bandiera del cosiddetto stato palestinese). 
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).