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Preghiera
S'introduca l'educazione dannunziana
Il suo noto "fare la propria vita come si fa un'opera d'arte" trova oggi nuova linfa. E' un antidoto al gregarismo dilagante, che invita a fare della vita qualcosa di unico e prezioso
“Bisogna fare la propria vita come si fa un’opera d’arte”. Edoardo Sylos Labini ripete più volte questa frase del Vate in “Gabriele D’Annunzio. Una vita inimitabile” che mi sono visto su RaiPlay non essendo riuscito ad applaudirlo dal vivo ossia al Vittoriale, sulla nave Puglia (scenografia suprema) dove lo spettacolo è stato registrato. “Bisogna fare la propria vita come si fa un’opera d’arte”: esortazione che ovviamente conoscevo ma che fa bene risentire e merita diffusione universale. E’ la nuova attualità di D’Annunzio.
Ci fu un tempo in cui l’egotismo dannunziano poteva suonare, e così effettivamente suonava a molti, antipatico e anacronistico. Oggi invece appare un antidoto, un contravveleno estetico-filosofico al gregarismo dilagante e violento. Che cos’è un’opera d’arte? Qualcosa di unico e prezioso. D’Annunzio insegna a essere unici e preziosi, a non conformarsi, ad avere rispetto per sé stessi. Invece dell’educazione sessuale, dell’educazione ambientale, dell’educazione non-so-cosa, si introduca nelle scuole l’ora di educazione dannunziana.

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