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Preghiera

Nemici della libertà a Bari

Camillo Langone

Il sindaco che esclude Israele dalla prossima edizione della Fiera del Levante forse è antisemita, forse è solo antisionista, in ogni caso odia la libertà economica e pure quella artistica

Sto andando in centro a Bari e passo dal lungomare Starita per godermi la bellezza della Fiera del Levante, dove non sono mai entrato perché il meglio è l’esterno, “un fortilizio kaki nello stile coloniale caro al fascismo” secondo Raffaele Nigro, un fatato castello di sabbia secondo me. Guarda caso il sindaco, spalleggiato dal consiglio comunale, ha appena deciso di escludere Israele dalla prossima edizione della Fiera. Subito mi è sembrato un rigurgito di antisemitismo politico, una magagna interna alla sinistra pugliese pro Francesca Albanese. Solo che poi passeggiando nel Murattiano vedo un’agenzia immobiliare esibire una grande bandiera palestinese.

Allora non sono soltanto i politici… Seduto al bar del Petruzzelli leggo che il sindaco per non farsi dare dell’antisemita si è vantato di aver fatto saltare la mostra del massimo pittore pugliese vivente, Giovanni Gasparro, accusato di antigiudaismo per aver dipinto San Simonino (dunque per aver svolto il suo mestiere di specialista di arte sacra). Buono a sapersi. Io continuo a sospettare che il sindaco di Bari sia antisemita ma non ne sono certo, magari è davvero soltanto antisionista, però di una cosa sono ora sicurissimo: è un nemico della libertà. Della libertà economica e pure di quella artistica. 
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).