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Preghiera

Due canzoncine fresche, piacevoli e mariane

Camillo Langone

E' impossibile che un brano odierno possa diventare un classico, ma per ora si colga l'attimo e ci si lasci trasportare da due canzoni, che sono le più belle dell'estate e sono stranamente dedicate alla Madonna: "Bella Madonnina" di Tananai e "Azzurrissimo" di Amalfitano

Due canzoni della Madonna, le canzoni più belle dell’estate. Magari dovrei dire canzoncine sia perché una in tal modo si autodefinisce (anche perché bisognava rimare con “paroxetina”) sia perché tutta la musica si è rimpicciolita e abbreviata, sembra impossibile che un brano odierno possa diventare un classico e resistere nei decenni, non siamo negli Ottanta dei Righeira, nei Settanta di Battisti, nei Sessanta di Bongusto... Dunque si colga l’attimo, ci si lasci trasportare ora da queste due canzoni così fresche e piacevoli e stranamente mariane: “Bella Madonnina” di Tananai e “Azzurrissimo” di Amalfitano.

La prima dedicata proprio alla Madonnina di Milano, un incontro stralunato alle sei di mattina in Piazza del Duomo: “Mentre sto immaginando un reato / vedo lei, mi fa: Che maleducato”. Il testo è abbastanza ambiguo (non è un canto da messa) eppure mi ha commosso, mi sembra comunque un piccolo miracolo. Nella seconda la presenza di Maria è più sottile: azzurro è il colore del suo manto e nel video a 1.47 appare una sua statua carica di rosari e stelle sullo sfondo del cielo. Il resto mette voglia di amore balneare ma è tutta carne benedetta, tutti nervi protesi bene (Amalfitano è l’anti-Mengoni, tanto per cominciare veste da uomo).
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).