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Preghiera
Escludo che Leo Gassman sappia chi è Rolando Rivi, ucciso dai partigiani comunisti
Il Comunista col Nonno (non più col Rolex) ha cantato "Bella ciao" al Concertone. Vive a Prati (rione per eredi, non per ragazzi scesi dalla montagna), "in un piccolo appartamento pieno di libri". Che ne legga qualcuno in più
Ci salveranno gli estoni? Gli estoni sì che conoscono il comunismo, loro per il comunismo, come tutti i baltici, come tutti gli europei capitati sotto la Russia, hanno un fiuto speciale, e dunque mentre il cantante romano Leo Gassmann, Comunista col Nonno (una volta c’erano i Comunisti col Rolex, adesso ci sono i Comunisti col Nonno), cantava “Bella ciao” al Concertone, il cantante estone Tommy Cash (all’anagrafe Tomas Tammemets) a Milano si rifiutava di intonare l’inno partigiano. Musicalmente parlando non è uno scontro fra titani (il più grande musicista estone non è Tommy Cash, è Arvo Pärt, sia chiarissimo).
E però si preferisca la canzoncina satirica (“Espresso macchiato”) alla canzonetta politica, come tale tendenzialmente bugiarda: i partigiani delle Brigate Garibaldi non sono morti per la libertà ma per una tirannia d’altro colore. Leggo che Gassmann III vive a Prati, rione per eredi, non per ragazzi appena scesi dalla montagna, in “un piccolo appartamento pieno di libri”. Bene, bravo, tuttavia escludo che su quegli scaffali ci sia un libro sulla vita di Rolando Rivi, il seminarista reggiano torturato e assassinato dai partigiani comunisti nell’aprile del 1945. Aveva quattordici anni.