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Quant'è ipocrita quel dito puntato contro l'infanticida

Camillo Langone

Chiara Petrolini è accusata di essere un mostro eccezionale, inaudito. Ma si legga Sergio Quinzio: “Se l’aborto è lecito non può essere contemporaneamente illecito l’infanticidio, e anche l’eutanasia dei malati nonché l’eliminazione dei vecchi”

Accusano Chiara Petrolini non solo di doppio infanticidio, e su questo non discuto, ma pure di essere un mostro eccezionale, inaudito. Già che ci sono accusano anche il fidanzato, i famigliari, perfino i compaesani di essere complici di questo mostro straordinario. Piace tanto accusare. Non solo ai webeti, anche all’intelligentissimo Paolo Crepet che incolpa la nequizia dei tempi. Mah, sarà. Sarà che come Terenzio non ritengo alieno nulla di ciò che è umano, nemmeno il peggior crimine, e considero Chiara mia sorella oltre che mia conterranea (quante volte sono andato a cena a Traversetolo, quante volte alla Fondazione Magnani-Rocca...). Sarà che leggo la Bibbia, dove gli infanticidi non mancano e non era colpa dello smartphone. Sarà che ho letto Sergio Quinzio: “Se l’aborto è lecito non può essere contemporaneamente illecito l’infanticidio, e anche l’eutanasia dei malati nonché l’eliminazione dei vecchi”. Sarà che nel molto democratico stato di New York si può già abortire fino al nono mese, a certe condizioni, una di queste riguarda la salvaguardia della salute mentale della madre e la salute mentale della ventenne parmigiana era ed è certamente a rischio. Sarà che due bioeticisti hanno già teorizzato l’aborto postnatale. Gli appassionati di accuse ne hanno di gente da accusare, non si limitino a Chiara.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).