Dua Lipa - foto via Getty Images

PREGHIERA

Fenomenologia della hit estiva

Camillo Langone

Nella folla di canzoni dell'estate mi entusiasmo con “Illusion” di Dua Lipa: non so se è la canzone più bella, so che è la cantante più bella

Naturalmente la canzone più brutta dell’estate è “Sesso e samba”. Ma la più bella? Faccio un rapido giro di consultazioni e mi sento rispondere perfino “Solo storie brevi” di Annalisa e Tananai. Guardo il video girato sul Lago Maggiore, lei è un bel pesce, lui un bel tenebroso ma il motoscafo non è un Aquarama (me lo conferma Corrado Beldì, che di Riva se ne intende) e la musica è artificiale. Siccome ad Angelina Mango voglio bene il suo video lo seguo senza audio. I Boomdabash, maschi “de lu paese” con barbe e creste, mi respingono anche esteticamente, per fortuna guardarli è inutile, di “Love U / Hate U” basta il titolo o al massimo l’incipit: “Mi sento solo nella casbah”. Cosmo è la fine della civiltà, mi rifiuto. Colapesce e Dimartino sono la consumazione della canzone. Chiello è di Venosa come Orazio, purtroppo dal gran concittadino non ha ricavato molto. Est modus in rebus? Macché. Tatuato senza misura, canta senza moderazione, scrive senza cognizione: “Ho bevuto tutto il detersivo...”. L’eccellente pittrice Giulia Mangoni mi dice, con felice formula, di ascoltare ““Austin” di Dasha per guidare di giorno e “I like the way you kiss me” di Artemas per guidare di notte”. Io mi entusiasmo con “Illusion” di Dua Lipa: non so se è la canzone più bella, so che è la cantante più bella, unica mia certezza  dell’estate musicale 2024.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).