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Preghiera

La saggezza nel tralasciare le cose che non dipendono da noi

Camillo Langone

La Chiesa? Non dipende da me. L’Italia? Nemmeno. Ed ecco neutralizzate due fonti di disagio inesauribile. Ovviamente ce ne sono molte altre. La Russia? L’Ucraina? L’Armenia? Non posso farci nulla

Vivessero tutti come me i disagiati del pianeta. Mi danno del disagiato per ciò che scrivo in queste poche righe devote. Io che vivo piuttosto comodo e ne sono consapevole. Come tutti a volte mi lamento, e non dovrei perché non serve a nulla. Come tutti ho pensieri e dispiaceri ma ho pure non comuni consolazioni: della gastronomia, dell’enologia, della filosofia... Non di Boezio bensì di Epitteto, la cui saggezza consiglio all’amico lettore. Il filosofo stoico insegna a occuparsi delle cose che dipendono da noi e a tralasciare quelle che non dipendono da noi. La Chiesa? Non dipende da me. L’Italia? Nemmeno. Ed ecco neutralizzate due fonti di disagio inesauribile. Ovviamente ce ne sono molte altre. La Russia? L’Ucraina? L’Armenia? Non posso farci nulla. L’Iran? Israele? Gaza? Mia impotenza assoluta. Dipende invece da me quello che mangio e che bevo, e trascrivo qui, anche se sembra una caricatura, un mio classico menù pugliese: ostriche, ostriche rosse, noci di mare, musci (o mussoli che dir si voglia). Sono un disagiato di lusso e vorrei continuare così a lungo. Ma nemmeno questo dipende da me.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).