Omar Galliani, Iokanaan. Matita e pastello su tavola di pioppo, 285x185 cm, 2003". 

preghiera

Anche in Italia ci vorrebbe un Museo dell'arte proibita

Camillo Langone

Qui da noi ci sarebbero un bel po' di quadri colpiti da censura morale da esporre. A partire da “Iokanaan” di Omar Galliani

Si faccia anche in Italia un Museo dell’Arte Proibita così come hanno fatto a Barcellona. Con una bella differenza: il museo catalano espone quadri colpiti da censura politica, quello italiano dovrebbe esporre quadri colpiti da censura morale. Dovrebbe esporre nudi. Proteggendo l’arte di carne che dell’Italia è una peculiarità da prima che l’Italia nascesse: le Veneri preistoriche e greco-romane, il porno pompeiano…Un’arte peccaminosa che i social, moralistiche vetrine, boicottano, censurano, proibiscono.

Io per esempio vorrei pubblicare “Iokanaan” di Omar Galliani e non trovo il modo. E’ il pezzo forte della mostra “I Censurati” del Vittoriale, da me molto lodato nel catalogo: “Due metri e mezzo di fallo, ciclopica impresa resa possibile dalla matita miracolosa del sommo disegnatore su tavola”. Mentre gli altri quadri, munendoli di pallini (di solito sui capezzoli), sono riuscito a postarli, “Iokanaan” dovrei impallinarlo per tutta la sua notevole altezza/lunghezza/durezza. E non rimarrebbe niente di questo capolavoro ispirato alla “Salomè” di Oscar Wilde, la storia della ballerina dei sette veli innamorata di Iokanaan (ebbene sì, San Giovanni Battista). Non vorrei che dopo la mostra finisse nascosto in un caveau: meriterebbe il posto d’onore in un Museo del Nudo. Molto attirante anche turisticamente.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).