Preghiera

Una bottiglia a pasto e toccavi il cielo

Camillo Langone

I menu delle antiche osterie prevedevano una bottiglia e un quarto a testa, perché "quando il vino è puro fa vedere Dio". Chi beve spritz cosa caspita vede?

Non ci sono più i bevitori di una volta. Angelo Gaja ha ritrovato un menù dell’osteria che gestiva la sua famiglia, risale al 1914 e assieme ad agnolotti, fritto piemontese, filetto e capretto si beveva “Dolcetto una bottiglia ciascuno, Barbaresco 1909 produzione propria una bottiglia ogni quattro persone”. Dunque un menù fisso che prevedeva una bottiglia e un quarto a testa!

 

Il declino del vino mi rattrista poco meno del declino del cristianesimo, e comunque sono fatti collegati. Se come scrisse Léon Bloy “quando il vino è puro, fa vedere Dio”, chi beve spritz cosa caspita vede? E chi beve birra, cola, succo di frutta? Non voglio immaginarlo.

 

Anche chi continua a bere vino risulta ormai svogliato, e a quegli antichi crapuloni di Barbaresco forse perfino io sembrerei semi-astemio. Ogni volta che al ristorante si opta per il vino al bicchiere si sappia di essere indegni dei propri avi.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).