la polemica

Garofani non ha mai detto che serve un "provvidenziale scossone" per fermare Meloni

Salvatore Merlo

La frase che ha fatto saltare dalla sedia Galeazzo Bignami per chiedere la smentita non compare nell'articolo della Verità che ricostruisce le parole del consigliere di Mattarella, ma solo nel commento di Belpietro. Qualche dettaglio e una considerazione

Garofani non ha mai detto che ci vorrebbe un “provvidenziale scossone”. E la Verità non lo ha mai scritto. L’Ufficio stampa del Quirinale invita a una lettura più attenta dei pezzi usciti martedì sulla Verità. E in effetti, a leggerli con attenzione, la celebre espressione “provvidenziale scossone” per far cadere il governo Meloni non compare nell’articolo che riportava le opinioni attribuite al consigliere del Colle Francesco Saverio Garofani durante una cena. “Scossone provvidenziale”, martedì, si trovava soltanto nel catenaccio del pezzo con cui il direttore della Verità, Maurizio Belpietro, commentava le frasi riportate dal suo stesso quotidiano.

  
Eppure è su quel “provvidenziale scossone” che si è innescata la polemica, ed è su quel “provvidenziale scossone” che era scattato Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, chiedendo una smentita a Garofani e dando il via allo scontro istituzionale tra Palazzo Chigi e Quirinale. 

Alla fine di questa faccenda restano delle considerazioni poco ottimiste sulla capacità del centrosinistra di poter vincere le elezioni e la certezza che il consigliere Garofani vota a sinistra e forse preferirebbe una sinistra capace di vincere le elezioni senza necessità di affidarsi alla “provvidenza” (questo tra virgolette).

  • Salvatore Merlo
  • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.