La polemica nel Pd
Decaro ai suoi: “Non votate gli scappati di casa”. Il deputato Pagano replica piccato: “Siamo persone perbene”
Il candidato governatore dei progressisti in Puglia ha invitato a scegliere bene il destinatario della preferenza, alludendo alla presenza nelle sue liste di personalità impresentabili. La replica del deputato dem Ubaldo Pagano, candidato al consiglio regionale: “Siamo classe dirigente"
“Se votate degli scappati di casa mi mettere in difficoltà perché poi non so come devo fare…”: l’invettiva è di Antonio Decaro, candidato governatore del centrosinistra in Puglia. Al tavolo di un convegno elettorale a Barletta, seduto accanto a Carlo Calenda, leader di Azione, e al consigliere regionale uscente Ruggiero Mennea, l’eurodeputato del Pd ha fatto sottintendere che nelle liste progressiste ci sono anche personalità di “dubbio valore” politico. Del resto l’Accademia della Crusca chiarisce il significato della perifasi "scappato di casa" così: “Di volta in volta può significare incompetente, inaffidabile, tendenzialmente criminale, puttaniere, malvestito, malfamato, affamato: impresentabile”.
Questo approccio ha scatenato forti polemiche interne alle forze della coalizione di centrosinistra e ieri sera a Bari (dove si sono incontrati per la prima volta nella campagna elettorale il candidato presidente e il predecessore Michele Emiliano), il deputato Ubaldo Pagano, candidato per un posto nell’assemblea regionale, ha replicato piccato a Decaro, seduto sotto il suo palco: “Non siamo una manica di scappati di casa, siamo persone per bene, una classe dirigente…”.
Nell’intervento nella città di Eraclio, l’ex sindaco di Bari (e prossimo governatore secondo tutti i sondaggi) si era espresso in questi termini: “Non vi chiediamo la fiducia sulla faccia nostra io e Ruggiero Mennea, ma la fiducia su un programma concreto. Questo è il nostro programma, è concreto, se lo condividete, venite a votare per noi”. Poi il passaggio rovente sui candidati “impresentabili” nella sua coalizione: “Attenzione non solo dovete votare, ma dovete scegliere anche le persone giuste. E chiudo. In questa regione, contrariamente alle altre regioni e ai comuni, il presidente non può scegliere gli assessori dall’esterno, o i manager, perché la legge prevede che otto su dieci della giunta li debba prendere dal consiglio regionale. Perciò se votate, Ruggiero Mennea, sono contento, perché è uno che sa lavorare, e mi accompagnerà nel percorso di questi cinque anni. Se votate degli scappati di casa mi mettere in difficoltà perché poi non so come devo fare…”.