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Il caso

"Profondamente delusi". La bersagliera Bardelli molla Vannacci (e guarda a Marco Rizzo)

Ruggiero Montenegro

La leader del Team di Varese lascia il Mondo al contrario. "Ma andiamo avanti". Dopo lo stop della Lega ai gruppi di Vannacci sul territorio qualcosa si è rotto. E adesso molti militanti della prima ora sono pronti a riposizionarsi

Addio generale. Stefania Bardelli, la bersagliera di Varese, la fedelissima, molla Roberto Vannacci. "Ci ha profondamente delusi", si legge in un comunicato del Team Angelo Vidoletti che annuncia l'uscita dall'associazione Il mondo al contrario. Ma il gruppo proseguirà la sua attività autonomamente. Come? Forse guardando a Marco Rizzo, il comunista-sovranista, a cui più di uno tra i delusi sta guardando da un qualche mese. Ma anche al Patto per il nord - il partito degli ex leghisti che rilancia le istanze del Carroccio.
 

"Siamo aperti al confronto", spiega Bardelli. L'obiettivo è mettere in campo un progetto in vista delle politiche del 2027? "Certamente, parlando con tutti quelli che non si ritrovano nei partiti tradizionali". E poi - aggiunge la bersagliera - "nell'associazione e anche con Vannacci non c'era dialogo, non c'era una squadra e invece penso che questo sia fondamentale. Da oggi dirò liberamente quello che penso perché non devo più rendere conto al Mondo al contrario". La bersagliera aggiunge che il progetto iniziale "quello che aveva emozionato tante persone non esiste più".

 

Bardelli in realtà aveva già mandato segnali in questo senso all'europarlamentare della Lega, ben prima della notizia di oggi anticipata da Rep. “Il mondo al contrario non si raddrizza camminando accanto a chi l’ha ribaltato", aveva detto al Foglio l'ormai ex vannacciana. Un assunto che oggi ribadisce. 
 

Dopo il consiglio federale della Lega, quello del 22 ottobre a Milano, i malumori tra il team di Varese e Vannacci si sono accentuati. Il Carroccio aveva stoppato le iniziative dei Team Vannacci, che - è stato il diktat - devono passare al vaglio della Lega.
 



Bardelli, dopo la presa di posizione del Carroccio, aveva replicato: "Ci teniamo a ribadire che il Team Vidoletti, associazione culturale, non vuole essere ‘benvenuto’ ad affiancare alcun partito. Noi andiamo avanti", prima di rivolgersi direttamente al generale: “Se a Vannacci questo non sta bene, ce lo dica chiaramente. In caso contrario noi non molliamo”.  

 



Da allora qualcosa si è rotto nei rapporti tra Bardelli e il vicesegretario leghista, fino alla svolta di queste ore: le strade si separano. Il generale, sotto attacco anche da parte del fronte leghista per le sue posizioni troppo ideologiche e lontane dalla tradizione politica della Lega, perde così un altro pezzo. Altri invece avevano preso un'altra via già da tempo, come Fabio Filomeni, il colonnello e già presidente del Mondo al contrario, che sin dall'inizio non aveva gradito l'avvicinamento al partito di Salvini. Più di recente anche l'ex senatore Umberto Fusco, il fondatore di "Noi con Vannacci", aveva espresso tutte le sue perplessità per il percorso imboccato dal generale, annunciando la fine dell'esperienza del movimento vannacciano della prima ora.  

Al Foglio, Fusco aveva spiegato le sue perplessità su Vannacci: "Il progetto iniziale non esiste più".  Ma soprattutto, guardando in avanti, l'ex senatore diceva: “Adesso vedo in campo solo Marco Rizzo”. Non è l'unica a pensarla così, molti (ex) vannacciani, pare si stiano guardando intorno per riposizionarsi. Tra questi anche la bersagliera Bardelli, che il prossimo 15 novembre dialogherà a Brinzio proprio con Rizzo,

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