La decisione
Niente terzo mandato per Fugatti. La Consulta lo boccia anche per la Provincia di Trento
L'ufficio stampa della Corte costituzionale comunica la decisione presa sul ricorso della presidenza del Consiglio che equipara la provincia autonoma alle altre regioni. I giudici costituzionali, sempre su ricorso del governo, avevano preso una decisione analoga anche sulla legge campana che aveva fatto approvare Vincenzo De Luca. La Corte definisce il divieto di terzo mandato "un principio generale dell'ordinamento giuridico della Repubblica"
Come Luca Zaia in Veneto e Vincenzo De Luca in Campania, anche Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, non potrà correre per un terzo mandato. La Corte costituzionale ha deciso in camera di consiglio sulla legge "statutaria" della Provincia autonoma di Trento che aveva innalzato da due a tre il numero dei mandati consecutivi che possono essere svolti dal Presidente della Provincia e da quarantotto a settantadue, anche non continuativi, il numero dei mesi svolti nella carica perché operi la limitazione ai mandati. La legge era stata impugnata dalla presidenza del Consiglio, in modo analogo a quanto già fatto con la legge della Campania (anch'essa bocciata dalla Consulta) che Vincenzo De Luca aveva fatto approvare poco prima della fine del suo mandato, nella speranza di poter correre per una terza volta alla guida della regione.
In attesa del deposito della sentenza, l'Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha ritenuto illegittime le disposizioni impugnate dal Presidente del Consiglio dei ministri per violazione del divieto del terzo mandato consecutivo, costituente un principio generale dell'ordinamento giuridico della Repubblica, in quanto tale vincolante anche la potestà legislativa primaria delle autonomie speciali.
"L'elettorato passivo - commenta la decisione Stefano Ceccanti, costituzionalista ed ex parlamentare Pd - non tollera discriminazioni, anche quando si parla di territori con autonomia speciale. Il limite dei due mandati inoltre tempera la concentrazione dei poteri previsti in capo a queste cariche monocratiche"
Fratelli coltellini