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un'ora al Mit
Ucraina, No green deal e critiche all'Ue. Orbán trova in Salvini la sintonia che è mancata con Meloni
Dopo il bilaterale con Palazzo Chigi, il premier ungherese è stato ricevuto dal vicepremier: "Massima sintonia sul contrasto all'immigrazione clandestina" e "la dura critica al green deal". Selfie davanti al plastico del Ponte sullo Stretto: "Orbán invitato all'avvio dei cantieri"
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, dopo il bilaterale di ieri con Giorgia Meloni, ha incontrato il vicepremier Matteo Salvini. "L'affettuoso incontro al Mit" è durato circa un'ora, si legge in una nota rilasciata dallo staff della Lega.
Se l'incontro di ieri aveva evidenziato la distanza tra il premier italiano e quello magiaro su alcune posizioni, in particolare sulla risposta all'invasione russa dell'Ucraina, quello di oggi con il ministro leghista, durato più di un'ora, sembra mettere in luce una maggiore sintonia tra i due. "È stata l'occasione per fare il punto sulla situazione internazionale, con riferimento alle infrastrutture e agli equilibri geopolitici. Sono stati affrontati altri temi come la pace, la dura critica al green deal e alle politiche suicide dell'Unione europea. Massima sintonia sul contrasto all'immigrazione clandestina", riferisce lo staff del vicepremier leghista.
Come ha detto oggi al Foglio il capogruppo di Ecr al Parlamento europeo, il meloniano Nicola Procaccini, “con Orbán ci sono temi su cui c’è maggiore distanza, come il conflitto russo-ucraino o il posizionamento rispetto a Mosca e Pechino, e invece altri su cui invece c’è maggiore affinità ideologica". Posizioni rinforzate dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che su Orbán rincara: “Sull’Ucraina l’Italia ha posizioni diverse”.
In un'intervista rilanciata questa mattina dall'account di Orbán, il premier ungherese ha fatto riferimento all'asse con lo slovacco Robert Fico e il premier in pectore ceco Andrej Babis. "Nell'Europa centrale, il fronte pacifista sta crescendo. Con l'aggravarsi delle difficoltà economiche in Europa, sempre più nazioni si renderanno conto che la pace è l'unica strada", ha detto.
Prima di salutarsi - conclude la nota del Carroccio - "Salvini e Orbán si sono soffermati davanti al plastico del Ponte sullo Stretto, collocato all'ingresso del ministero: è un'opera che crea aspettative e curiosità anche a livello internazionale. Salvini lo ha invitato all'avvio dei cantieri."
Al termine del colloquio, il leader della Lega ha accompagnato il premier di Budapest fino all’ingresso principale del ministero, salutandolo davanti ai giornalisti presenti. Alla domanda su come fosse andato l’incontro, Salvini ha risposto con un sorriso: “Benissimo".