Il componente del Garante per la Protezione dei Dati Personali Agostino Ghiglia (foto Ansa)
il botta e risposta
Non c'è input politico dietro la decisione del Garante della privacy contro Report. La versione di Agostino Ghiglia
Il componente dell'Autorità spiega il motivo della sua visita nella sede di Fratelli d'Italia il giorno prima della sentenza che ha portato alla multa al programma per la messa in onda dell'audio tra l'ex ministro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini sul caso Boccia
Dopo la multa da 150mila euro inflitta il 23 ottobre dal Garante per la Privacy a Report per la messa in onda dell'audio tra l'ex ministro Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini sul caso Boccia, la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci ha mandato in onda un video nel quale si vede il componente dell'Autorità, Agostino Ghiglia, entrare nella sede di Fratelli d'Italia il 22 ottobre, il giorno prima della sanzione al programma Rai. Secondo Ranucci questo video è la prova che "l'Autorità si muove su input politico", come ha detto in un'intervista alla Stampa. Il Garante ha ribadito invece "la piena indipendenza di giudizio e la libertà di determinazione dei suoi componenti", spiegando che le procedure istruttorie sono state "pienamete rispettate".
Al Corriere della Sera, Agostino Ghiglia ha confermato di essersi recato nella sede di Fratelli d'Italia quel giorno, spiegando di essere andato "in via della Scrofa per incontrare il Direttore del Secolo d’Italia, Italo Bocchino, in merito a una presentazione a Torino e a Roma dei nostri due nuovi libri". Non ha negato nemmeno i rapporti con il partito della presidente del Consiglio, anzi: "Non sono stato solo candidato, ma due volte deputato (nel 2001 e nel 2008 per An-Pdl), tre volte consigliere regionale e assessore in Piemonte… Ciò detto non ho rapporti. Anche l’ex presidente Antonello Soro, già capogruppo alla Camera del Pd in una delle mie legislature, fu poi eletto dal Parlamento quale membro e successivamente Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, esercitando il ruolo con grande intelligenza, capacità e imparzialità".
Ha inoltre aggiunto che è "difficile parlare di Report in un momento di grande emotività collettiva in cui Sigfrido Ranucci, cui esprimo la mia incondizionata solidarietà, è stato colpito in maniera tanto disgustosamente vile. Ciò detto, nel provvedimento - che deriva da una approfondita istruttoria, comprensiva di contraddittorio, che ha portato gli Uffici a formulare la proposta sanzionatoria cui ho aderito - sono ampiamente argomentate le motivazioni che hanno mosso la mia scelta e quella di altri colleghi".
l'editoriale del direttore