La diretta del question time: Giorgetti: "Pensioni minime per 1,1 milioni di persone, non solo over 70"
Pensioni, fiscal drag, affitti bravi e rateizzazione: il ministro risponde alle interrogazioni dei deputati sulla legge di bilancio
"Relativamente alle pensioni minime, l'intervento interessa i pensionati in condizioni di disagio effettivo e non riguarda pertanto solo i pensionati con più di 70 anni". Lo ha chiarito il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti durante il question time alla Camera sulla manovra economica 2026 che ha avuto il via libera del Consiglio dei ministi la scorsa settimana rispondendo a un quesito della deputata Pd Maria Cecilia Guerra. "I soggetti che accedono all'assegno sociale, qualora in possesso di un'anzianità contributiva di 5/10/15 anni, si vedono abbassare corrispondentemente l'età di accesso al beneficio rispetto ai 70 anni. Per gli invalidi civili totali, in possesso dei prescritti requisiti reddituali, l'accesso è per età superiore ai 18 anni. Il beneficio spetta, comunque, a condizione che siano rispettati i requisiti reddituali previsti. L'intervento riguarda circa 1,1 milione di pensionati", ha spiegato il ministro che poi ha informato sull'entità dell'aumento delle pensioni minime: "Rispetto alla normativa vigente - ha detto è pari a 20 euro mensili. Ricordo tale proposito che rispetto all'anno 2025, escludendo l'adeguamento all'inflazione, l'incremento è pari a 12 euro mensili. E' prevista una spesa di 295 milioni di euro per il 2026". Sempre sulle pensioni Giorgetti ha risposto anche a proposito dell'Ape sociale. "Sulle bozze della legge di bilancio ci sono stati una montagna di commenti sulle bozze a sproposito", ha detto Giorgetti. "Sul punto dell'Ape sociale chi ha beneficiato della misura continua a d esserlo e viene accompagnato alla pensione dal tale Istituto e non si verifica nessun esodato d'Ape sociale".
Il ministro dell'Economia, rispondendo a un'interrogazione della Lega, ha parlato anche di rateizzazione delle imposte sui redditi: "Per quanto riguarda il 2023 e il 2024 - ha detto - seppure in extremis si è riusciti a introdurre una rateizzazione relativamente all'acconto e ovviamente questa possibilità è sempre stata rimessa una valutazione rispetto alla sostenibilità degli effetti di cassa in relazione al momento in cui veniva fatta la valutazione. Devo dire purtroppo che al momento la possibilità di prorogare una misura in argomento con queste verifiche non è possibile perché parteciperebbe il credito che in questo momento in base alle nostre previsioni si rende necessario. Questo non esclude la possibilità che possa essere fatto, però ahimè, come ricordato, in prossimità dell'acconto soltanto con la verifica dell'esistenza di questa possibilità".
Sugli affitti brevi Giorgetti ha invece confermato quanto emerso dalla bozza della manovra bollinata dalla ragioneria dello stato: aumenta la cedolare secca al 26 per cento ma solo per chi affitta tramite AirBnb o altri portali online. "Uno degli elementi che in questi ultimi anni hanno contribuito ad accrescere la difficoltà a trovare alloggi, soprattutto nelle grandi città, è risultato essere l'incremento di casi di affitti brevi, soprattutto a fini turistici. Per questo si è ritenuto di inserire nel disegno di legge di bilancio un'apposita disciplina in materia fiscale avente oggetto le locazioni concluse tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici", ha detto il ministro.
Giorgetti ha poi risposto anche a un'interrogazione di Avs sull'erosione operata dal fiscal drag sui redditi reali delle famiglie. Il ministro ha risposto sostenendo che per sostenere in redditi, in particolare dei lavoratori dipendenti "sono state complessivamente redistribuite risorse per 8,1 miliardi nel 2023, 16,3 miliardi nel 2024 e 18 miliardi a partire dal 2025. In termini di effetti distributivi, i lavoratori dipendenti, rientranti nelle fasce di reddito annuo tra i 15.000 e i 40.000 euro, hanno beneficiato di un aumento del reddito crescente negli ultimi tre anni. In questa stessa ottica - ha proseguito il ministro - la Legge di Bilancio per il 2026 proseguirà nella riduzione del prelievo fiscale sulle famiglie, estendendo i benefici, finora mirati alla platea dei redditi medio-bassi, ai contribuenti con redditi medi"
Infine il titolare di via XX settembre ha parlato anche del contributo di banche e assicurazioni alla legge di bilancio, ribadendo quanto noto: "Parlare di extraprofitti - ha detto - sarebbe riduttivo se non erroneo. Posso confermare invece che la manovra reca previsioni dirette ad assicurare un sostanziale contributo dal settore finanziario".

La mossa dell'Elevato