Festa dell'ottimismo
Fontana: “Difesa e valori, così si costruisce la stabilità dell'Italia nel Mediterraneo”
“Un esercito pronto e la collaborazione europea e atlantica sono fondamentali. Dialogo e confronto culturale sono l'arma contro l'odio e la guerra, anche interna”, dice il presidente della Camera alla Festa dell'Ottimismo
“Gli ultimi anni ci hanno ricondotto a una realtà che molti speravano di non vedere più”, osserva il presidente della Camera Lorenzo Fontana intervistato da Maurizio Crippa alla Festa dell’Ottimismo. “Le guerre in Ucraina e in Medio Oriente ci hanno fatto ripiombare nella storia”. Per questo, spiega, “l’Italia deve capire che è importante avere un esercito pronto ed efficace, anche se speriamo di non doverlo mai usare”.
Per Fontana, la difesa non è solo militare. “Dobbiamo essere pronti anche alla cosiddetta guerra ibrida: gli attacchi hacker sono tantissimi. Anche quella è difesa”. E aggiunge: “Non dobbiamo dimenticare il ruolo dell’Italia nel mondo. Il Mediterraneo è casa nostra, la stabilità dei suoi traffici è fondamentale per la nostra sicurezza e per il progresso economico”.
Il presidente della Camera lega la sicurezza nazionale alla dimensione europea e atlantica. “È fondamentale la collaborazione con gli altri Paesi europei e con l’Alleanza Atlantica, che ci ha garantito la pace negli ultimi anni”. Ma avverte: “Dobbiamo prendere atto che gli Stati Uniti guardano sempre più ad altre aree del mondo. Dobbiamo badare a noi stessi: nel Mediterraneo dobbiamo metterci qualcosa in più”.
Poi un richiamo ai valori del confronto e del dialogo. “L’odio arriva quando non c’è più dialogo. Anche nelle guerre, quando non si riesce più ad avere diplomazia, scatta la follia. Dobbiamo insegnare a confrontarci, perché il confronto è difficile: richiede studio, approfondimento e rispetto”.
Fontana invita anche a “abbassare di una tacca il livello delle discussioni”. Colpa, dice, anche dei social: “Oggi vale di più un video con toni forti che un ragionamento. Ma la politica vera è fatta di idee, non di slogan”.
Infine, un accento sulla diplomazia parlamentare. “Nei parlamenti si conoscono i popoli, non solo i governi. È così che si costruiscono relazioni durature e percorsi di pace”.
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