
Il voto a Straburgo
Con un solo voto di scarto il Parlamento europeo salva Ilaria Salis: no alla revoca dell'immunità
Nel voto segreto un pezzo i Ppe (o di Ecr) si esprime a favore dell'europarlamentare di Avs. Bocciata definitivamente la richiesta dell'Ungheria, nonostante il capogruppo dei popolari Manfred Weber avesse annunciato il voto a favore della revoca
Con 306 voti contrari e 305 a favore, e dunque con un solo voto di scarto, il Parlamento europeo ha votato per il no alla revoca dell'immunità parlamentare a Ilaria Salis. La plenaria di Strasburgo salva definitvamente l'europarlamentare di Avs. Bocciata la richiesta dell'Ungheria che chiedeva di poter processare l'eurodeputata che, prima della sua elezione con Avs, era in detenzione cautelare nel paese guidato da Viktor Orbán. Budapest le contesta il reato di lesioni gravi nei confronti di alcuni militanti neonazisti che Salis avrebbe aggredito. Sui social l'eurodeputata festeggia con una foto che la ritrae con il pugno alzato in segno di vittoria corredata da una didascalia di poche parole: "Siamo tutti antifascisti"
Il 23 settembre si era già espressa la commissione Juri del Parlamento europeo. In quell'occasione la proposta di revoca dell'immunità fu respinta grazie al voto degli stessi popolari, scatenando polemiche e accuse di "tradimento" da parte dei Patrioti e Conservatori nei confonti del Ppe. Anche questa volta deve essere accaduto qualcosa di simile. Salis infatti poteva contare sul voto a suo favore di Left, socialisti, Verdi e Liberali, ma, almeno in teoria, partito polare, conservatori e patrioti (l'intero campo della destra europea) era favorevole a revocarle l'immunità. Per salvarsi, nel voto segreto, Salis ha pescato circa venti o trenta voti da questi gruppi. Dura la reazione del vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini: "Con il voto segreto anche qualcuno che si dice di centrodestra ha votato per salvare la sigora Salis da processo. Vergogna!". Inutile dire che al centro della polemica ci sono proprio i popolari.
Prima del voto in Aula era intervenuto in aula il realtore del dossier Salis, il popolare spagnolo, Vazquez Lazara che aveva detto parole dure: "Chi salva Salis viola lo stato di diritto". Nel corso della mattinata anche il capogruppo dei popolari al Parlamento europeo il tedesco Manfred Weber aveva annunciato: "Come Ppe siamo favorevoli al rispetto dello stato di diritto e quindi al rispetto del regolamento del Parlamento europeo: i nostri consiglieri giuridici ci hanno detto che è giusto revocare l'immunità a Salis perché il suo reato è stato commesso prima del suo mandato. Noi siamo per le regole, non bisogna politicizzare la questione". Un intervento molto simile a quello fatto alcune settimane fa da Antonio Tajani, vicepremier e segretario di Forza Italia, il partito che rappresenta l'Italia nel Ppe. Qualcosa però è andato storto: Ilaria Salis è salva.
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