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Editoriali

A Genova il trasporto pubblico è al collasso: Salis svolti a destra

Redazione

La sindaca di Genova chiamata a rinnegare la gestione pubblica dei trasporti per una voragine da 36 milioni di euro dovuta anche a una gratuità eccessiva dei titoli di viaggio. Avrà il coraggio di mettere in discussione una scelta tanto bipartisan quanto fallimentare?

 

Quando si dice che spetta alla sinistra fare cose di destra, si intende in realtà qualcosa di diverso: spetta a chi viene dopo mettere assieme i cocci lasciati da chi c’è stato prima. Chiedete, per esempio, alla sindaca di Genova, Silvia Salis, alle prese col disastrato bilancio della locale azienda di trasporto pubblico, Amt: il suo predecessore e attuale governatore della Liguria, Marco Bucci, aveva imposto la gratuità dei titoli di viaggio per ampie fasce di popolazione, dagli studenti ai pensionati. Questa politica ha aperto una voragine nei conti dell’azienda stimata in 36 milioni di euro, che obbligano a un piano di risanamento. Per questo, a Palazzo Tursi oggi si ragiona su come limitare senza abbandonare del tutto la gratuità del trasporto, per esempio riservandola agli under 14, alle matricole universitarie e agli anziani ma solo in base al reddito Isee.

A rendere grave la situazione è la storica inefficienza di Amt, che ha costi di produzione del servizio superiori alla media nazionale (che a sua volta supera quella prevista dalle best practice europee), che non possono essere spiegati dalle difficoltà  del contesto urbano genovese. Che fare, allora? Un’indicazione arriva a Salis dall’Autorità anticorruzione, che si è occupata di Amt nell’ambito di un contenzioso relativo a precedenti operazioni societarie. L’organismo guidato da Giuseppe Busia invita Genova a “rivalutare il modello prescelto”, cioè l’affidamento in house, “optando per l’apertura di confronto informale con il mercato in modo da verificare, in corso d’opera e pro futuro, la presenza di alternative qualitativamente migliori e meno onerose”. La scelta di una gestione puramente pubblica nacque a sinistra con Marta Vincenzi, fu confermata da Marco Doria e infine blindata da Bucci. Il contratto di servizio con Amt scade nel 2029. Avrà la sindaca il coraggio di mettere in discussione una scelta tanto bipartisan quanto fallimentare? Da tempo si ricama sul possibile futuro politico di Salis: questo sarà un importante banco di prova per vedere come la prima cittadina affronta le situazioni che richiedono determinazione, sangue freddo e spirito innovativo.

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