
Dopo le Marche
Parla Onorato. "La quarta gamba esiste già”. Mappa civico-riformista per il centrosinistra in viaggio
I sindaci sul territorio sono pronti, le associazioni anche, le liste "civiche" pro Ricci sono arrivate al 10,68 per cento. E Conte?
Doveva (poteva) essere la scommessa di successo, ma l’Ohio-Marche non ha portato l’atteso vento della vittoria dalle parti del centrosinistra. Ci si chiede dunque che cosa stia dicendo questo voto all’opposizione e in particolare al Pd di Elly Schlein, e se non stia per caso puntando il faro sulla cosiddetta “quarta gamba” riformista e civica, gamba di un tavolo in costruzione per mano di vari soggetti: sindaci, amministratori, associazioni. Giriamo la domanda ad Alessandro Onorato, assessore al Turismo, Sport e Grandi eventi nella giunta capitolina di Roberto Gualtieri e animatore di un percorso che mira a federare le migliori esperienze civiche d’Italia. Qual è il messaggio di questo voto? “Matteo Ricci ha fatto una campagna elettorale straordinaria”, dice Onorato, “ma le forze in gioco erano squilibrate: le ‘portaerei’ del governo Meloni contro le ‘miccette’ del campo largo.
Le Marche non saranno l’intero paese, ma sono un campanello d’allarme per quella che dovrebbe essere l’alternativa a Giorgia Meloni. L’unità del nostro campo politico è il punto fondamentale di partenza e sono convinto che, alla fine della tornata elettorale d’autunno, il governo Meloni avrà poco da gioire. Ma è evidente che questo non basta per vincere le prossime Politiche”. Che cosa serve? “La destra di Meloni, in assenza di una grande forza alternativa, può apparire ancora un rifugio di stabilità in un momento di paura sulle prospettive dell’Italia in un contesto internazionale di grande precarietà. Serve una visione comune di paese, visione che porti una reale speranza a chi soffre. E oggi in Italia soffrono tutti, sia le fasce sociali più deboli sia i piccoli e medi imprenditori, gli artigiani, i commercianti e le milioni di partite Iva. Per non parlare dei giovani che non hanno una prospettiva, degli infermieri e degli insegnanti che ricoprono un ruolo sociale preziosissimo ma non vengono valorizzati”. La necessità di una “quarta gamba” sembra sempre più evidente. I sindaci sono pronti. Quali sono le prospettive? “Le tre liste civiche che hanno sostenuto Matteo Ricci e che abbiamo animato hanno preso il 10,68 per cento, più della somma di AvS e M5S messi insieme, eleggendo tre consiglieri regionali. Il merito è senza dubbio della forza e delle capacità del candidato presidente, ma anche di tantissima gente che non si riconosce più negli attuali partiti del cosiddetto campo largo”. C’era chi pensava potesse esserci un “effetto Gaza” sul voto. “Il genocidio messo in campo da Benjamin Netanyahu va giustamente denunciato, ma più che la situazione in Medio Oriente”, dice Onorato, “credo che un cittadino di Fabriano metta al primo posto la crisi economica della sua cittadina, passata in 25 anni dall’essere locomotiva industriale d’Italia all’elemosinare qualche sussidio della Zes”.
Nello scambio sottotraccia di accuse a sinistra, c’è chi evidenzia un problema nel rapporto con la linea di alcuni alleati del Pd, vedi Giuseppe Conte. “Conte sta facendo un lavoro straordinario”, dice Onorato, “ed è riuscito in un’impresa unica: trasformare una forza di protesta in un partito di governo. Invece di cercare la responsabilità negli altri, ognuno di noi si dovrebbe domandare come può contribuire alla nascita di una nuova visione comune, per dare risposte puntuali ai bisogni delle persone. Gli italiani ci chiedono sicurezza: di poter tornare a casa senza aver paura la sera, di poter avere un’attività commerciale senza l’ansia di essere svaligiati, di poter arrivare a fine mese e consentire ai propri figli di fare sport o, per i giovani, di poter credere che, attraverso lo studio e l’impegno, ci possa essere un futuro lavorativo nel nostro paese. Se il nostro campo riuscirà a dare risposte puntuali e credibili, gli italiani ci daranno la fiducia per governare e far ripartire il paese”. Si può allargare ancora questa rete civica? “La cosiddetta quarta gamba esiste già. Oggi in Italia abbiamo una nuova classe dirigente che governa bene grandi e piccole città. Queste persone, concrete e capaci, hanno il dovere di unirsi e dare un contributo al campo del centrosinistra anche a livello nazionale. Serve generosità e coraggio politico. Oggi in Italia ci sono circa 600.000 persone iscritte a tutti partiti e oltre 12 milioni attive nell’associazionismo. E’ evidente che la stragrande maggioranza di questi cittadini crede di poter aiutare il paese più attraverso il terzo settore che facendo direttamente politica, e non è un caso se l’astensionismo aumenta. Sono loro il tesoro dal quale attingere, loro le persone migliori da coinvolgere per rinfrescare le liturgie politiche, loro i protagonisti di un nuovo centrosinistra”.