Il video
Il sindaco di Reggio Emilia premia Albanese e cita gli ostaggi in mano di Hamas. Fischi in sala
Marco Massari conferisce alla relatrice dell'Onu una copia del "Primo tricolore" ma viene contestato quando dice: “La fine del genocidio e la liberazione degli ostaggi sono condizioni necessarie per avviare per quanto possibile il processo di pace”
Al teatro Valli di Reggio Emilia domenica mattina la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, ha presentato il suo ultimo libro. Era presente anche il sindaco, Marco Massari (civico, sostenuto dal centrosinistra) che ha conferito ad Albanese una copia del "Primo tricolore", la bandiera della autoproclamata repubblica cisalpina, i cui colori hanno ispirato la bandiera italiana odierna. Massari ha parlato di "genocidio", ha detto che il 7 ottobre non deve giustificare ciò che Israele sta facendo oggi, aggiungendo che "la fine del genocidio e la liberazione degli ostaggi siano condizioni necessarie per avviare per quanto possibile il processo di pace”.
La platea lo ha fischiato, qualcuno gli ha urlato "vergognati", mentre Albanese faceva segno ai presenti di abbassare i toni. La relatrice dell'Onu ha poi detto: “Lo so che siete arrabbiati, anche io lo sono… Il sindaco si è sbagliato, ha detto una cosa che non è vera. La pace non ha bisogno di condizioni. Qui non stiamo parlando di una guerra. Stiamo parlando di mettere fine a un’occupazione coloniale. Nessuno giustifica i massacri del 7 ottobre”. “Non bisogna giustificarli i terroristi, bisogna chiedersi che cosa vogliono, che cosa chiedono. Alla fine la Storia si ricorderà di questo: sono riusciti a riportare la Palestina al centro della discussione. I terroristi stanno animando una rivoluzione globale che ci sta facendo pensare”.
