Il caso

Pd e sinistra contro un deputato di Avs: "Partecipa a convegni pericolosi sulla violenza di genere"

Gianluca De Rosa

La consigliera capitolina del Pd e le colleghe attaccano il deputato del partito di Fratoianni Francesco Emilio Borrelli, tra i relatori a un convegno organizzato dall'ex avvocato di Maradona Angelo Pisani sulla violenza subita dagli uomini. Ma lui si tira indietro: "Non c'entro nulla, Angelo ha messo il mio nome senza il mio consenso" 

A Roma lo storico avvocato di Diego Armando Maradona, Angelo Pisani, celebre anche per aver scritto una proposta di legge contro i cantanti neomelodici che inneggiano alla camorra, fa litigare il Pd e la sinistra civica con Avs. "Esiste una pericolosa equiparazione che come donne rifiutiamo con fermezza: la violenza di genere non è un fenomeno neutro, ma un atto maschile contro le donne. Non possono esserci ambiguità da parte delle istituzioni", tuona la consigliera capitolina della Sinistra civica ecologista Michela Cicculli. "Il centrodestra continua a fare politica invece che garantire i servizi sociale", le fa eco la collega del Pd Nella Converti. Entrambe insorgono contro un convegno organizzato dal VI municipio di Roma sulla violenza di genere, ma da un lato particolare: quella subita dagli uomini.  Il titolo è evocativo: "Quando la vittima è lui". A promuovere l'evento, oltre al presidente del Municipio, l'unico minisindaco di destra a Roma, Nicola Franco, c'è anche Angelo Pisani, l'avvocato influencer noto recentemente alle cronache per le sue litigate a colpi di querele con la TIkToker Rita De Crescenzo. Ma a far imbufalire le consigliere è la presenza sulla locandina dell'evento del deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli: "Il convegno al quale parteciperà il deputato di Avs Borrelli desta onestamente sconcerto", attacca Ciculli. "Spero si sia sbagliato", dice Converti. 

 

Proprio Pisani d'altronde aveva scritto per Avs una proposta di legge contro i cantanti neomelodici che inneggianno alla camorra. Ma qualcosa di strano, almeno a sentire il diretto interessato, in effetti c'è. Spiega al Foglio Borrelli: "Conosco Angelo, l’autore di questo libro, da tempo, ma hanno messo il mio nome sulla locandina senza il mio consenso, non so perché. Lui è una persona molto esuberante, si sarà fatto prendere la mano e avrà fatto questa cosa con un po’ di superficialità". Quindi non va? “A quell’ora nemmeno potrei perché sarò in Parlamento”. E cosa pensa del convegno? “Non ho letto il libro ma conosco il punto di vista di Angelo che rispetto, ma non condivido. Ci sono delle ragioni per parlare di violenza sugli uomini, ma l’equiparazione con quella sulle donne è un’esasperazione”. Dopo la smentita, non senza una certa dose di ironia, la consigliera della sinistra civica Cicculli ha commentato: "Si sarà trattato di un caso di omonimia. Doveroso prendere le distanze da ogni deriva demagogica sul tema della violenza di genere"

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