(foto Ansa)

Il caso

Leonardo contesta dai pro Pal ed esclusa dal Festival della Scienza di Genova. Crosetto: “Una follia”

Luca Roberto

La fondazione del gigante della difesa rinuncia all'evento dopo le contestazioni dei docenti. Ieri nuove proteste nella sede di Nerviano. Il ministro della Difesa al Foglio: "Siamo l'unica nazione al mondo nella quale le proteste per Gaza si fanno contro la nazione stessa"

La trovo una follia. Siamo l’unica nazione al mondo nella quale le proteste per Gaza si fanno contro la nazione stessa”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, parlando col Foglio, attacca duramente l’esclusione della fondazione Leonardo dal Festival della Scienza di Genova, in programma dal 29 ottobre al 2 novembre. Una scelta che dal ministero trovano incomprensibile. E che soprattutto, è il ragionamento fatto in queste ore, rischia di mettere a rischio una delle eccellenze italiane del settore.

La storia la si conosce: un gruppo di docenti e accademici si è fatto promotore di una richiesta di esclusione nei confronti della fondazione Leonardo, che da anni figurava tra gli sponsor del Festival. Il motivo? L’azienda a partecipazione pubblica da mesi a questa parte è finita nel mirino delle contestazioni pro Pal, per la ricerca e la produzione in ambito militare. E perché, è l’accusa di accademici, venderebbe armi a Israele. Lettura che da Leonardo hanno subito smentito, ricordando di non vendere “armi ad Israele da quando è scoppiato il conflitto”. Per questo la compagnia ha preferito fare un passo indietro, rinunciando all’evento. Non è bastato per placare le proteste, che ieri si sono spinte fino alla sede dell’azienda a Nerviano, in provincia di Milano, a opera degli attivisti di Ultima Generazione e Palestine Action Italia.

Non è tutto. Perché l’esclusione di Leonardo ha avuto dei risvolti politici. “La presenza dell’industria bellica in una manifestazione di divulgazione scientifica dedicata agli studenti è un controsenso e in più inopportuna mentre sta continuando il genocidio a Gaza”, ha scritto la segreteria ligure di Avs, aggiungendo “che Leonardo è stata inserita tra le aziende che attraverso la vendita di beni e servizi sostengono l’occupazione illegale di Israele e la campagna genocida in corso a Gaza, nell’ultimo rapporto firmato da Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori occupati”. Per questo, secondo il partito di Bonelli e Fratoianni, l’esclusione “va nella direzione giusta”. E anche questo al ministro della Difesa Crosetto sembra un'ulteriore prova della follia in cui è piombata una certa parte di paese.

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  • Luca Roberto
  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.