L'intervento

Bignami (FdI) difende il sindaco sostenuto dal Pd attaccato da Albanese. E il Pd?

"Ci distinguono molte cose, ma quanto avvenuto a Reggio Emilia ai danni del sindaco è inaccettabile", dice il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera a proposito dei fischi nel teatro di Reggio Emilia rivolti al primo cittadino che ha ricordato gli ostaggi israeliani rapiti da Hamas 

La vicenda di Reggio Emilia, raccontata dal Foglio, è una di quelle che spiegano bene come la guerra di parole rischi di diventare più feroce della guerra stessa. Il sindaco Marco Massari, eletto nelle fila del Partito democratico, ha osato, nel corso di una cerimonia organizzata dal comune per celebrare Francesca Albanese, dire in pubblico “ostaggi” riferendosi ai civili israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre. Un fatto. Un termine neutro, aderente alla realtà. Eppure tanto è bastato per scatenare l’attacco di Francesca Albanese, relatrice Onu, che ha trasformato, di fronte al sindaco che la stava premiando, una parola in un’accusa di faziosità, arrivando a dipingere Massari come un funzionario della propaganda israeliana. Il risultato è paradossale: mentre un sindaco sostenuto dal Pd viene colpito per aver detto la verità, il suo stesso partito resta in silenzio.

 

Nessuna voce ufficiale, nessuna solidarietà pubblica, nessun dirigente nazionale pronto a difendere l’evidenza dei fatti. E così, nell’attesa che qualcuno del Pd trovi il coraggio di schierarsi con il sindaco Pd di Reggio Emilia, a intervenire, è stato Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Bignami non è un personaggio secondario. Ex viceministro delle Infrastrutture, oggi guida il gruppo di maggioranza relativa a Montecitorio e rappresenta una delle figure più riconoscibili della destra meloniana. Il suo intervento, affidato al Foglio, ha ribaltato i ruoli: “Ci distinguono molte cose, sia come valori che come visione amministrativa. Ma quanto avvenuto a Reggio Emilia ai danni del sindaco è inaccettabile. Sia per i toni che per i contenuti. Massari ha semplicemente ricordato fatti oggettivi e verità fattuali, e la reazione che ha dovuto subire dimostra come c’è chi non insegue la pace, ma vuole rimuovere la realtà operando con una lente ideologica perniciosa e pericolosa. Tutta la mia solidarietà umana, prima ancora che politica, a Marco Massari.” Così il quadro si completa: mentre il sindaco Pd di Reggio Emilia viene aggredito sul piano verbale per aver nominato le vittime, a difenderlo pubblicamente arriva un esponente di spicco di Fratelli d’Italia. E’ il segno di una sinistra bloccata dalla paura di esporsi sul terreno mediorientale e di una destra che, al contrario, non esita a occupare lo spazio della solidarietà politica. Un rovesciamento che racconta più di mille analisi la difficoltà del Pd di coniugare identità, coraggio e chiarezza di linguaggio.

 

In attesa che da Roma qualcuno batta un colpo, il sindaco Massari può almeno contare su una difesa che viene da chi, sulla carta, avrebbe dovuto essere il suo avversario.