
Ansa
Nuovo corso
Dai diritti ai candidati civici, Tajani presenta il nuovo manifesto di Forza Italia
Trentuno anni dopo Berlusconi, il segretario annuncia il nuovo corso: "Dobbiamo diventare il partito del ceto medio, vogliamo che tutta Italia diventi ceto medio". La famiglia? "Ogni persona deve essere protetta al di là del suo orientamento sessuale"
Un nuovo manifesto per Forza Italia, trentuno anni dopo quello lanciato da Berlusconi nel 1994. Ad annunciarlo è stato il segretario del partito, Antonio Tajani, con lo scopo di ritornare ad essere il punto di riferimento dell'elettorato moderato. Sul palco di Telese Terme, in provincia di Benevento, il vicepremier e ministro degli Esteri chiude così la convention "Libertà", la manifestazione nazionale del partito, e lo fa ribadendo l'identità centrista di Forza Italia: "Dobbiamo diventare il partito del ceto medio, vogliamo che tutta Italia diventi ceto medio".
Il manifesto, presentato dal deputato Andrea Orsini e a cui hanno contribuito anche i testi del giornalista Paolo Del Debbio (che già nel 1993 diede una mano con il primo programma di Berlusconi), è un documento programmatico che contiene circa sessanta dichiarazioni identitarie sui temi politici e sociali. "È il manifesto dei valori liberali, cristiani, europeisti e atlantici, mette al centro le persone, per noi gli individui vengono prima dello stato". E raccoglie anche le idee di Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori. A febbraio scorso la figlia del Cavaliere aveva chiesto ai consevatori italiani meno dipendenza dal trumpismo, più difesa dell'Europa, più coraggio sui diritti. Sul concetto di famiglia infatti Tajani ha parlato così: "La famiglia? Difendiamo quelle ‘normali’, ma ci facciamo carico anche delle unioni civili perché ogni persona deve essere protetta al di là del suo orientamento sessuale". Inoltre il manifesto affronta anche il tema del suicidio assistito. "Riconosciamo alla persona in conidzioni di grave sofferenza la facoltà di decidere se e quando porre fine alla propria vita".
Un discorso che non piacerà agli altri partiti di governo. Così come l'altro vicepremier non apprezzerà il successivo passaggio sull'economia. Nel suo discorso di un'ora, Tajani propone infatti di detassare i "salari orari da 7 a 9 euro all’ora, non costa molta, 700-800 milioni, altro che rottamazione da 5 miliardi, un provvedimento poco apprezzato da chi paga le tasse che non può fare la figura del fesso". E riguardo la tassa sugli extraprofitti che la Lega vorrebbe mettere nella prossima legge di Bilancio il segretario commenta in questo modo. "Tassare le banche? Roba da Urss". Tajani conclude ribadendo il nuovo corso tracciato da quest'agenda politica. "Noi ci opponiamo a ogni forma di populismo, vogliamo essere il punto di riferimento per gli elettori moderati che non si riconoscono più in un centrosinistra che ha perso il centro e si sposta sempre più a sinistra, come avvenuto con la candidatura di Fico. E poi moderati non vuol dire rimbambiti".
Un primo passo verso questo rinnovamento era stato compiuto a luglio quando i forzisti si sono riuniti a Montecitorio per il Consiglio nazionale per approvare il nuovo statuto. Nel documento finale anche un passaggio sul conflitto in medio oriente. "Il riconoscimento dello stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello stato di Israele". Tajani ha rimarcato l’esigenza di un cambiamento profondo e di un allargamento anche verso le forze civiche. Dal palco di Telese Terme ha infatti annunciato che farà agli alleati "la proposta di un candidato civico alle Regionali in Campania".
