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La Cgil contestata durante il presidio per la Flotilla: "Vergogna"
Mentre esprimeva solidarietà per le barche in rotta verso Gaza, la segretaria confederale della Cgil Ghiglione è stata fischiata da alcuni attivisti. Gli scioperi separati del sindacato di Landini e dell'Usb restano una frattura aperta
"Siamo qua per testimoniare solidarietà, insieme, uniti", dice Lara Ghiglione in piazza Montecitorio. Ma la segretaria confederale della Cgil non riesce neanche a finire il suo intervento a sostegno della Global Sumud Flotilla – durante il sit-in che si è svolto mercoledì, dopo l'attacco subito dalla missione umanitaria nella notte tra il 23 e il 24 settembre – che viene contestata da attivisti che urlano "vergogna" e scandiscono "sciopero generale". Il sindacato di Maurizio Landini viene criticato soprattutto per la mancata adesione alla manifestazione del 22 settembre indetta dall'Usb (Unione sindacati di base). "Siamo qua per testimoniare solidarietà, per testimoniare insieme, uniti per testimoniare solidarietà" continua Ghiglione, ma viene interrotta ancora da chi le urla: "Avete indetto uno sciopero il 19. Vergogna, che volete fare?".
Sul Foglio ieri avevamo segnalato come lo sciopero di Landini avesse generato un po' di confusione soprattutto riguardo ai settori coinvolti e alle modalità dell'astensione. Comunque il risultato ottenuto in termini di partecipazione è stato di molto inferiore rispetto alle settanta piazze riempite dall'Usb tre giorni dopo. La manifestazione di lunedì scorso è stata infatti opera di Daniela Mencarelli, Cinzia Della Porta e Guido Lutrario, tre sindacalisti che fanno parte degli organi dirigenti dell’Usb. Nato nel 2010, il sindacato si è radicato nel territorio e soprattutto nei settori dei servizi come logistica, trasporti, scuola e pubblico impiego. E adesso viene usato come modello per attaccare un sindacato come la Cgil di Landini.