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le dichiarazioni

Meloni sulla guerriglia a Milano durante lo sciopero per Gaza: "Violenze indegne". Anche Schlein condanna

Redazione

La presidente del Consiglio commenta gli scontri alla stazione centrale del capoluogo lombardo. Tajani: "Sono comportamenti gravi che creano un danno all'economia". Salvini: "Immagini impressionanti. Questi sono i 'pacifisti' di sinistra". Parole di condanna anche dall'opposizione

"Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti “pro-pal”, sedicenti “antifa”, sedicenti “pacifisti” che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine. Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti. Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni condividendo sui social un video degli episodi di violenza che si stanno verificando in queste ore per lo sciopero generale nazionale indetto dai sindacati di base che chiedono la fine del conflitto nella Striscia di Gaza. A stretto giro è arrivata la risposta della segretaria del Pd, Elly Schlein: "Meloni chiede a tutte le forze politiche di condannare i fatti di Milano. Non ho difficoltà a condannare la devastazione della stazione e il ferimento di 60 agenti. Abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e non è mai stato il nostro metodo. Però non possiamo accettare che la violenza di qualche centinaio copra le decine di migliaia che pacificamente hanno manifestato. Perché mentre noi la violenza la condanniamo sempre stiamo ancora aspettando che lei condanni i crimini di Netanyahu, anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu", è il commento

 

 

"Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese. Comportamenti gravi che creano anche un danno all'economia, con i turisti in fuga", commenta su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani riferendosi alle manifestazioni nelle diverse città d'Italia. "Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall'articolo 40 della Costituzione. Solidarietà alle forze dell'ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza. Io sono a New York per partecipare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Qui il governo è al lavoro per aiutare il popolo palestinese e costruire la pace in Medio Oriente".

"Immagini impressionanti. Altro che sciopero, questa è violenza: scontri e attacchi alle forze dell'ordine, stazioni prese d'assalto e assediate, sassi sui binari, migliaia di lavoratori bloccati e arrabbiati. Questi sono ¡ 'pacifisti' di sinistra". Così invece il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, commenta gli scontri tra i manifestanti pro Pal e la polizia alla stazione centrale di Milano. 

Le città coinvolte nello sciopero sono almeno 75, tra cui Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino, Firenze, Ancona, Bari, Palermo e Genova. I cortei continuano ad animare le strade italiane. Quello di Milano si è trasformato in una guerriglia urbana, dove parte dei manifestanti ha cominciato a lanciare oggetti e parti di impalcature verso le forze dell'ordine, che hanno cercato di respingerli con cariche di alleggerimento, chiudendo poi i cancelli di ingresso della stazione. 

 

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