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Dove va Forza Italia. “Con il nuovo manifesto lanciamo una sfida al paese”, dice Nevi

"Il portavoce azzurro racconta il nuovo documento che sarà presentato a fine mese, durante la festa nazionale del partito in Telese Terme. "Vogliamo rilanciare la nostra identità liberale.  Siamo una forza dialogante. Calenda? Con lui si può parlare"

Appuntamento a Telese Terme, a fine settembre.  Ci saranno i ministri, dovrebbe esserci Mogol, e poi  imprenditori ed esponenti delle realtà produttive. È stato invitato anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: Forza Italia si prepara a lanciare il  nuovo corso. E un  nuovo manifesto. “Servirà a riaffermare la nostra identità liberale. E’ una sfida che lanciamo al paese”, dice al Foglio Raffaele Nevi, deputato e portavoce degli azzurri. “Libertà”,     la festa nazionale di FI,  sarà un’altra tappa di quel percorso di rinnovamento e allargamento annunciato  da Antonio Tajani prima delle vacanze estive, quando il Consiglio nazionale ha approvato il nuovo statuto. Il leader forzista lo aveva definito “un cambiamento epocale”, che adesso sarà declinato in questo nuovo documento,  a cui ha lavorato il deputato Andrea Orsini e a cui hanno contribuito anche i testi del giornalista Paolo Del Debbio (che già nel 1993 diede una mano con il primo programma del Cav.).

 

“Berlusconi la chiamava un tempo la carta dei valori. Il manifesto della libertà – spiega Nevi –  rivisiterà i nostri valori storici, i principi, attualizzandoli all’oggi”. E fornirà l’orizzonte ideale del partito  delineato da Tajani a fine luglio – anche in risposta alle composte ma pungenti critiche che  sono arrivate dalla famiglia Berlusconi:  maggiore democrazia interna e partecipazione, ma anche un’organizzazione più strutturata, per cercare di ridefinire e rilanciare un’identità che di tanto in tanto è apparsa schiacciata  dagli ingombranti alleati di governo.  “Sarà un documento che porteremo all’attenzione dei nostri alleati e di tutti gli interlocutori politici, comprese le forze più moderate dell’opposizione. L’idea di Tajani – prosegue Nevi – è rendere FI una forza trasversale. Più che centrista, un partito liberale che vuole collocarsi al centro dell’universo politico italiano e in grado di dialogare con tutti”. I temi principali saranno quelli che hanno connotato tutta la storia degli azzurri –  dal garantismo alla libera impresa fino ai diritti e all’attenzione per il ceto medio,  solo per citarne alcuni. “Vogliamo invitare tutti quelli che la pensano come noi a unirsi a Forza Italia. Fermo restando che noi saremo al 100 per cento nel centrodestra, che resta uno degli elementi fondativi.   Il nostro obiettivo è continuare a contaminare il centrodestra, come abbiamo fatto dal 1994 a oggi, e  avere una coalizione sempre più liberale.  La sfida è anche questa”. 

 

La kermesse in cui sarà presentato il manifesto si terrà dal 26 al 28 settembre. “Coniugheremo libertà, innovazione e sicurezza.  Ci saranno sette ministri, oltre ai nostri abbiamo invitato  Matteo Piantedosi e Marina Calderone. E poi manager di stato e imprenditori che hanno dato lustro alla Campania”, dice Fulvio Martusciello, coordinatore forzista in regione. “Aspettiamo  De Laurentiis, Maurizio Marinella e Antonio D’Amato, con l’intento di volgere lo sguardo alle eccellenze del territorio”, aggiunge l’eurodeputato campano. 

 

Ma l’evento  sarà utile anche a lanciare la volata alle regionali, specie nelle regioni del sud. Ieri Antonio Tajani ha  provato a dissipare i dubbi:  “Troveremo come al solito un candidato unitario sia in Veneto, sia in Campania, sia in Puglia. Non è questione di un giorno prima o un giorno dopo, conta la coalizione”. 
 Il prossimo weekend intanto è in programma anche la festa dei giovani di Forza Italia a San Benedetto del Tronto, nelle Marche, altra regione al voto. Tra gli invitati c’è   Carlo Calenda, che non dispiace a Marina Berlusconi e che spesso sembra parlare la lingua forzista. “Il leader di Azione ha detto che non aderirebbe mai al centrodestra – premette Nevi – ma al tempo stesso è l’unico che ha avuto il coraggio di dire che il campo largo è dannoso per il paese. Noi lo reputiamo un interlocutore con cui vale la pena di confrontarsi. Forza Italia vuole essere una forza che va al di là degli steccati, non esistono muri invalicabili”. 
 

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