Federico Freni (LaPresse)

Federico Freni alla Consob per il dopo Savona

Simone Canettieri

La corsa è partita secondo le indiscrezioni raccolte dal Foglio il nome più accreditato è quello del sottosegretario leghista del Mef. Gli ottimi rapporti con Giorgetti e la stima di Palazzo Chigi

Un leghista appassionato di lirica, ma romano e romanista. È l’identikit del nuovo presidente della Consob, l’autorità che controlla i mercati finanziari. Secondo le indiscrezioni raccolte dal Foglio incrociando fonti di governo, il nome più accreditato è quello di Federico Freni, eletto con il Carroccio alla Camera alle ultime politiche, attuale sottosegretario all’Economia con l’esecutivo Meloni e prima ancora con quello di Draghi.

 

Oltre agli ottimi rapporti con il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti, Freni gode anche della stima di Palazzo Chigi. Ecco perché la sua nomina alla Consob è considerata molto probabile. Tuttavia in mezzo ci sono ancora diversi mesi, Finanziaria compresa, e tutto può succedere.

 

Il mandato – che dura sette anni – di Paolo Savona scade il prossimo febbraio. La scelta di Savona arrivò con il governo Conte 1, composto dal M5s e dalla Lega. Si tratta di una scelta molto delicata per il governo, e la discussione a fari spenti è già iniziata. Se Freni appare in pole position, non mancano i nomi nel frullatore, come da tradizione. Tipo: gli attuali commissari dell’Autorità Federico Cornelli e Gabriella Alemanno, sorella di Gianni. Nel gioco dei depistaggi dove tutto diventa verosimile c’è anche la candidatura di Renato Loiero, consigliere economico della premier. La corsa è partita. Ma Freni è già soprannominato il Figaro della Consob: tutti lo cercano, tutti lo vogliono.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.