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nei partiti
Tappe e protagonisti del caso Almasri in giunta per le autorizzazioni
Entro ferragosto verrà scelto il relatore del procedimento. Due ipotesi: Giannasi per l'opposizione o Pittalis per Forza Italia. Equilibri e scenari
Il presidente della giunta per le autorizzazioni della Camera, l’onorevole di Avs Devis Dori, darà mandato al relatore che istruirà il caso Almasri all’interno della giunta stessa entro ferragosto. “Anche se fino alla ripresa dei lavori, a settembre, potrà far poco, al massimo portarsi avanti con lo studio delle carte”, spiega lo stesso Dori al Foglio. Una cosa è certa: “Escludo categoricamente che possa fare io da relatore proprio perché è necessario che io mantenga un profilo di assoluta terzietà e imparzialità e di garanzia per tutti i gruppi sul rispetto delle procedure”, dice ancora il parlamentare dell’Alleanza verdi e sinistra. Sarà, la nomina del relatore, il passaggio che darà il via al processo di scrutinio delle carte dell’inchiesta del Tribunale dei ministri a carico del ministro della Giustizia Carlo Nordio, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario con delega alla Sicurezza nazionale Alfredo Mantovano per quel che riguarda il caso Almasri.
In queste ore dalle parti dell’’ufficio di presidenza di stanno vagliano alcune ipotesi. La prima delle quali è quella di assegnare il ruolo di relatore alle opposizioni: in tal caso il principale candidato sarebbe l’onorevole del Pd Federico Gianassi. E’ prassi, infatti, che qualora il presidente scelga di non svolgere la relazione passi il compito a qualcun altro dell’ufficio di presidenza. E Gianassi, deputato fiorentino alla prima legislatura, capogruppo dem in commissione Giustizia alla Camera, in giunta per le autorizzazioni è vicepresidente. Il principale ostacolo a questa soluzione? Le prese di posizione del deputato dem, proprio sul caso Almasri. Qualche esempio? “Davanti alle dichiarazioni di oggi di Nordio, che fa la controfigura di Giorgia Meloni, la questione è molto semplice: Nordio era informato o no? Era informato e ha mentito al Parlamento o la capo di gabinetto decideva tutto senza coinvolgerlo e lui allora non è in grado di gestire il suo ministero?”, ha detto qualche giorno fa. E anche alcune settimane addietro era intervenuto duramente contro il Guardasigilli. Ragion per cui la nomina di un relatore così critico nei confronti degli esponenti del governo potrebbe essere mal digerita all’interno della maggioranza, da cui pure s’è levato già qualche mugugno. A quel punto la relazione passerebbe dal voto della giunta, che ha una maggioranza semplice a favore dei deputati di centrodestra. E una bocciatura farebbe sì che il presidente Dori sia costretto, secondo le regole, a riassegnare l’incarico di relatore ma questa volta all’interno dei gruppi di maggioranza. A chi? L’altro vicepresidente all’interno della giunta per le autorizzazioni è il meloniano Alessandro Palombi. Ma siccome i ministri Nordio e il sottosegretario Mantovano sono visti come espressione di FdI, mentre il ministro Piantedosi è in quota Lega di Matteo Salvini, il ragionamento che viene fatto in queste ore è che il miglior esponente possibile per affrontare il dossier Almasri sarebbe un forzista. Ecco perché anche nelle ultime ore sono salite le quotazione del deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, capogruppo di FI in commissione Giustizia. Un esperto di questioni che toccano il rapporto con la magistratura.
In questo caso il subentro di una figura di maggioranza in qualità di relatore sarebbe propedeutico a un'approvazione del testo in giunta, così da poterlo sottoporre poi all’Aula di Montecitorio. A ogni modo la giunta si riunirà in un numero non inferiore alle cinque sedute, alcune delle quali potrebbero essere accorpate nella stessa settimana. Per poi vedere l’iter concludersi entro la fine di ottobre. E cioè oltre due mesi dopo l’avvio dell’istruttoria.
