
(foto Ansa)
l'appuntamento
Schlein tra Landini e Orsini. Ma alla conferenza del Pd sulle politiche industriali Fumarola (Cisl) non ci va
Alla convention organizzata da Andrea Orlando ci sarà il presidente di Confidustria. Spazio anche a Landini (con la Cgil molto presente nel tour nelle imprese), mentre la segretaria Cisl manderà un delegato. La spinta dei riformisti
Una conferenza nazionale sulle politiche industriali che serva a rassicurare il nord. E che arriva al culmine del tour di appuntamenti curato da Andrea Orlando in tutto il paese per parlare con i ceti produttivi. E quindi a Elly Schlein toccherà chiudere una due giorni, quella dei prossimi 11 e 12 luglio, ospitata all’interno dei Tiburtina Studios e dal titolo “Rotte del futuro. Re-industrializzare l’Italia e l’Europa”, in cui dare quantomeno all’esterno l’idea di un partito che di politiche industriali, soprattutto qualora fosse chiamato alla prova del governo, sarebbe in grado di metterle in campo. “Ascolteremo imprenditori, sindacati, lavoratori ed esperti per fare noi quello che non sta facendo il governo, cioè proporre per l’Italia un piano di politica industriale”, ha detto la segretaria del Pd intervistata dal Corriere. A molti non è sfuggito il suo avvicinamento a Confindustria, con la ripresa delle parole del presidente Orsini sui danni inflitti all’industria italiana da dazi al 10 per cento. O le critiche al piano Transizione 5.0. Ancora ieri un segnale è stato la partecipazione del presidente di Confindustria Lombardia Giuseppe Pasini e della vicepresidente nazionale Laura Ponti a un evento organizzato dal Pd lombardo a Monza, proprio per parlare di economia a tutto tondo. Anche per questa ragione alla conferenza organizzata dal Pd nel fine settimana il presidente Emanuele Orsini ci sarà.
L’interlocuzione con il mondo confindustriale, peraltro, all’interno del mondo dem viene rivendicata soprattutto dalla componente riformista. Non è un caso che proprio nell’evento di ieri a Monza uno dei volti principali fosse Alessandro Alfieri, coordinatore di quell’area bonacciniana che si chiama “Energia popolare”. Bonaccini, in effetti, è stato uno degli organizzatori, insieme all’europarlamentare Giorgio Gori, di un evento che si è tenuto al Kilometro zero di Bergamo, a febbraio, dal titolo “Innovare per crescere” e che aveva visto la partecipazione, oltre che di Orsini, anche del presidente di Federacciaio Antonio Gozzi. E di Matteo Tiraboschi, ceo di Brembo. Ragion per cui, è una considerazione emersa in ambienti riformisti nelle ultime settimane, è come se la strada per il dialogo con viale dell’Astronomia l’avessero aperta loro ancor più che il tour di Orlando partito nelle Marche e proseguito in tutto il paese, con oltre dieci tappe in dieci regioni, dal nord fino a Campania e Calabria (e che proseguirà nelle prossima settimane), e che è servito perlopiù a interloquire con i lavoratori e con le diverse sigle sindacali, spesso impegnate nelle vertenze a livello locale. Oltre che con i rappresentanti delle categorie datoriali. I riformisti saranno quindi centrali anche nell’appuntamento del fine settimana con interventi, tra gli altri, di Paolo Gentiloni, Stefano Bonaccini, Lorenzo Guerini e Giorgio Gori. Tra i parlamentari europei del Pse prenderà la parola il finlandese Eero Heinaluoma, che siede in commissione Industria a Strasburgo. Ma anche lo spritzenkandidat Nicolas Schmit.
Fatto sta che, com’è avvenuto in diverse tappe del tour curato dall’ex ministro del Lavoro e responsabile Industria nella segreteria Schlein, un ruolo preminente ce l’avrà il confronto con la Cgil di Maurizio Landini, che non a caso ha subito rilanciato sul suo sito la conferenza. Landini parlerà dal palco. Lo stesso farà anche il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri, che però sulla battaglia referendaria ha evidenziato una certa distanza dalla campagna condotta da Cgil e Pd. Un appuntamento, quello del weekend, che nelle intenzioni dei riformisti ci si aspettava potesse servire a recuperare il rapporto con la Cisl, in particolare con la nuova segretaria Daniela Fumarola, molto critica nei confronti dei dem dopo che i parlamentari del Pd si erano astenuti nella votazione sul dl per la partecipazione dei lavoratori agli utili aziendali, nato su impulso della Cisl. Fumarola, che settimana prossima terrà il suo primo congresso alla guida del sindacato di via Po, alla conferenza del Pd però non ci sarà. E ha deciso di delegare il segretario confederale con delega alle politiche per l’industria, Giorgio Graziani. Segno anche di una certa freddezza tra le parti, dovuta anche al fatto che proprio nel congresso di settimana prossima a Roma dovrebbero esserci tutti i big della maggioranza, a partire dalla premier Giorgia Meloni. Mentre Schlein con ogni probabilità diserterà l’appuntamento, lasciando che a rappresentare il Pd ci sia la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno.